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I missionari Saveriani si interrogano

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Il rapido incessante evolversi del mondo ci dà le vertigini. I missionari inviati per l'annuncio di salvezza a tutti i popoli si accorgono ad un tratto che si sono esaurite le fonti garanti dell'invito. Una crisi di fede si estende, mette fuori gioco la Chiesa, mina la famiglia, la società; sono sovvertiti i valori: domina l'effimero. Gente d'ogni colore preme, pronta ad inserirsi negli spazi vuoti; forse non serve più partire, la missione è qui?

I Saveriani della Regione italiana si interrogano. Le Case di Vicenza, Zelarino (VE), S. Pietro in Vincoli (RA) si sono date convegno, ospiti dei Saveriani di Udine, in vista del Capitolo Regionale. Come far fronte alla sferzante realtà? Le nostre palestre di reclute sono vuote e inutili; non resta che disfarcene o mutare gli intenti. Le nostre forze vive invecchiano; il clero diocesano accusa vuoti in aumento continuo.

Le nostre comunità vivono queste realtà, ma non possiamo tradire il carisma e non cediamo le armi. I saveriani si propongono di essere fermento di nuova vita, in contatto con la diocesi, con le parrocchie, offrendo il nostro servizio; si cercherà l’inserimento nei gruppi e di crearne di nuovi, invitandoli nelle nostre sedi, dando respiro a movimenti giovanili e di adulti. Così sono sorti gli incontri mensili degli Amici dei Saveriani (GAMS), quelli dei parenti dei saveriani, i raduni dei volontari laici, degli ex-alllievi, dei gruppi di giovani, anche in coppia. Abbiamo discusso sulla nostra identità sui motivi di fondo che ci spingono - sulla vita di famiglia religiosa – sulle prospettive da realizzare - su uno spazio sereno per gli anziani.

Il Capitolo Regionale cercherà una risposta ai problemi. Al termine, la spinta dell'Anno Giubilare ci ha trasportati pellegrini penitenti al santuario della "Madonna Missionaria" di Tricesimo (UD). La Vergine Madre, negli anni burrascosi dell'ultima guerra, è trascorsa come onda liberatrice nelle terre avvolte nell'incubo delle bande rosse, verdi, titine, nella tragedia delle foibe, nel groviglio di veleni e vendette. Lei ha calmato gli animi accesi.

Missionaria d'Amore, ha riunito gli sviati attorno ai focolari. Il tempio sorto è il pegno della devozione di quelle contrade. La Madre dei missionari ha accolto il Sacrificio del suo Figlio, benedicente a noi supplici e accordandoci l'eccezionale Indulgenza.



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