Gildo Coperchio dal Bangladesh
Noi missionari siamo sprecati comunque, se...
A luglio ho lasciato l'ospedale "S. Vincenzo" di Dinajpur e sono andato a Khulna per sistemare qualche dente; ho preferito farlo in Bangladesh, giusto perché il conto finale è meno salato di quello italiano. Ho il volo per l'Italia alla fine di agosto: comincerà così la mia seconda missione nella casa madre dei saveriani a Parma, secondo le esigenze dell'avvicendamento di personale. Sto bene e sono sereno, anche se molti fanno fatica a capire questa mia disponibilità. Dicono che a Parma sono... sprecato.
Ma credo che noi missionari siamo sprecati comunque, se non capiamo che la missione si fa dovunque siamo e con tutti coloro con i quali veniamo a contatto. La missione è prima di tutto dentro di noi e verso di noi. Me ce n'è voluto per capirlo! Ma dai primi tempi a oggi ho fatto un po' di strada, e così mi rendo conto che la missione non siamo noi a farla o a costruirla, ma lo Spirito.
E anche se a Lui a volte possiamo fare domande..., la risposta che otteniamo è sempre sorprendente: un bel mattone sulla testa!
Gildo Coperchio, sx - Bangladesh.