Fr. Angelo Fumagalli, laboriosità brianzola
Il 24 aprile, presso la Casa Madre di Parma, è salito al cielo fratel Angelo Fumagalli. Aveva 82 anni appena compiuti; era nato il 12 aprile 1941 a Desio. Tutta la sua vita è stato un continuo servizio, alternato tra la missione di Uvira (in Congo RD) e la Procura delle missioni saveriane a Parma.
Per ben tre volte, infatti, è stato ad Uvira nella residenza vescovile, che era anche sede dell’Economato generale della diocesi. Ha avviato la falegnameria, che poi ha ripetutamente diretto, assumendo anche il compito di economo della residenza. L’inizio del suo lavoro ad Uvira ha coinciso con l’inizio della mia presenza in diocesi, a Kiringye, con il gruppo di Laici con cui ero partito. Era il periodo della ripresa, dopo gli anni di guerra e guerriglia che avevano devastato praticamente tutte le missioni della diocesi.
Ricordo fr. Angelo che, insieme a fr. Raumer e ai loro collaboratori congolesi, sfornavano in continuazione porte, finestre, tavoli, armadi, letti e anche tutte le armature in legno e in ferro per reggere le lamiere che facevano da tetto delle chiese in costruzione nelle varie parrocchie. L’Economato di Uvira era il cuore pulsante della diocesi. Fratel Angelo svolgeva con competenza e passione la sua parte, che era notevole. Al giornale della sua terra, Il Cittadino, scriveva nel giugno 1970, agli inizi della sua missione in Congo: “I sacrifici non mancano, ma le gioie sono molte e ben più grandi dei sacrifici. Sento di trovarmi al mio posto, realizzando l’ideale che fin da piccolo ho avuto e la vocazione che il Signore mi ha donato senza alcun mio merito. Per esprimere giudizi è ancora presto, ma posso dire di essere strabiliato dalla fede autentica delle persone che incontro”.
Ma a Parma sembrava non potessero fare a meno di lui. Per ben tre volte, in diversi periodi, è stato chiamato a lavorare alla Procura delle missioni, svolgendo vari compiti, da quello di spedizioniere degli aiuti alle missioni saveriane (quanti container sono partiti da Parma in quegli anni!) a quello di Procuratore. Per una decina d’anni è stato anche aiuto economo e poi economo dello Studentato Teologico.
Tutto questo descrive la laboriosità tipicamente brianzola di fratel Angelo. Senza tante parole, ma sempre con prontezza e generosità, ha svolto ovunque è stato chiamato il suo servizio e la sua missione. Davvero possiamo dire che ha portato in Congo, e anche a Parma, l’operosità di Desio. Grazie fratel Angelo! Quello che hai costruito, e soprattutto l’amore con cui l’hai accompagnato, rimarrà, anche ora che non sei più tra noi. Ti ricordiamo con affetto e nostalgia.