Festa con i famigliari dei saveriani
Domenica 4 di maggio nella casa saveriana di via Aurelia, chiamata “Collegio Conforti”, che ospita i saveriani che insegnano e altri che studiano nelle università Cattoliche di Roma, si è svolta la festa dei famigliari dei saveriani di Roma e del Lazio, che sono sparsi per il mondo. Tante persone sono venute, anche da lontano, per partecipare a questo evento così atteso, insieme ai saveriani e alle saveriane che vivono nelle due case di Roma (in via Aurelia e in viale Vaticano).
I doni più grandi per la congregazione
Dopo l’arrivo e l’accoglienza, abbiamo celebrato l’Eucaristia, presieduta dal superiore generale p. Luigi Menegazzo. Erano presenti anche i quattro consiglieri generali dell’istituto saveriano. Nell’omelia p. Luigi ha ringraziato i famigliari dei missionari per la loro presenza e per tutto ciò che essi fanno. Come dice san Guido Conforti, “i nostri famigliari sono i più grandi doni che la congregazione possiede”.
Il vangelo della domenica era quello dei due discepoli di Emmaus (Luca, cap. 24) che, dopo la morte di Gesù, lasciano Gerusalemme sconsolati e pieni di dubbi: “noi speravamo…!”. Durante il viaggio si incontrano con il Viandante misterioso che sta con loro tutto il giorno. Finché, arrivati a una locanda, egli spezza il pane. Allora i due discepoli, in quel segno del dono totale della vita, riconoscono il Viandante Gesù…
Missionari ogni giorno
Anche noi missionari dobbiamo, come ha fatto Gesù, camminare lungo le strade della vita accanto alle persone e togliere il dubbio e la tristezza che dimora nei cuori.
Anche i famigliari partecipano alla missione dei saveriani, desiderosi di donarsi al Signore, ma anche di donare il Signore:
portare, cioè, la sua presenza nelle svariate situazioni della vita quotidiana, là dove c’è sofferenza e insuccesso, gioia e speranza.
Preghiamo affinché i missionari siano numerosi: il mondo ne ha estremo bisogno. Come vorremmo, infatti, poter riempire di annunciatori del vangelo le tante strade che vanno da Gerusalemme a Emmaus! Preghiamo anche affinché tutti i missionari e le missionarie siano viandanti sereni, accanto alle persone con le quali camminano, in ogni parte del mondo.
Un desiderio e un impegno
Dopo l’Eucaristia, abbiamo proseguito la festa con il pranzo insieme.
Ci siamo lasciati con il desiderio di rivederci di nuovo numerosi e con l’impegno di realizzare, nella nostra vita, il progetto tanto caro a san Guido Conforti: fare di tutti i popoli della terra una sola grande famiglia riunita intorno all’amore del Padre, che vuole raccogliere intorno a sé tutti i suoi figli, soprattutto quelli più lontani.