Fame di pane, fame di Dio
La fede si rafforza donandola
Il mese missionario di ottobre ha per noi cristiani un significato particolare perché ci sono molti impegni e attenzioni che ogni comunità cristiana dovrebbe mettere in atto per vivere al meglio questo periodo.
La fede viva e la fede languida
L’impegno missionario della chiesa costituisce un’urgenza anche all’inizio di questo terzo millennio. Tutta l’umanità sta affrontando tante sfide sociali e religiose che devono ravvivare l’ardore missionario dei credenti. La missione, infatti, non ha ancora esaurito il suo compito e dobbiamo impegnarci al suo servizio con tutte le nostre forze.
Un principio che può aiutarci a vivere bene questo mese è la consapevolezza che “la fede si rafforza donandola”, come afferma Giovanni Paolo II nell’enciclica Redemptoris Missio. La fede, per essere vera, richiede di essere donata e comunicata; diventa forte quando sa esprimersi con parole e scelte di vita giuste, per rendere testimonianza a Cristo risorto. La fede rischia di languire, invece, ogni volta che rimane chiusa nella propria coscienza, senza avere lo slancio missionario.
“Signore, aumenta la mia fede”
In questo mese, in cui abbiamo più a cuore la dimensione missionaria, può accompagnarci e darci forza, nel cammino quotidiano, la preghiera evangelica: “Signore, io credo; ma tu aumenta la mia fede”. È un’invocazione che richiede anche una risposta: “Non avere paura di credere; ma va e annuncia la buona Notizia”.
Questo insegnamento vale sia per la singola persona sia per le comunità cristiane e i gruppi. Quando una persona o comunità non tengono nascosta la propria fede, ma riescono ad esprimere la propria adesione a Cristo, allora anche la loro vita si fa più ardente e più cristiana.
Quando un gruppo ha paura di manifestare la propria fede e preferisce mantenerla sotterrata, allora anche la vita cristiana di quel gruppo rischia di indebolirsi e le virtù cristiane diventano fragili.
L’incontro con Cristo
Spesso ci domandiamo: “Dove possiamo trovare la forza per ravvivare la fede che è in noi?”.
Gesù ci risponde: “Nessuno viene al Padre se non per mezzo di me” (Gv 14,6). Questa affermazione mette Cristo al centro del cammino di salvezza di ogni uomo e di ogni tempo. Tutti noi, in questo mese missionario, siamo invitati a trovare nell’Eucaristia la forza per portare il vangelo fino agli estremi confini della terra.
È dall’incontro con Cristo risorto, presente nell’Eucaristia, che la chiesa trae la forza per la sua missione nel mondo.
In un mondo segnato da tante sfide sociali e religiose, che mettono in evidenza un’umanità affamata di pane, ma soprattutto di Dio, tocca a ciascuno di noi, rinvigoriti dal Pane di vita spezzato per la nostra salvezza, rinnovare il fervore missionario e rilanciarci nella missione alle genti, con il coraggio della fede.
Un ottobre missionario vissuto nel dono della fede e in comunione eucaristica con tutta la chiesa, ci aiuterà ad essere autentici missionari e missionarie di Cristo nel mondo di oggi.