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Eucaristia per il mondo, Sacramento della trasformazione

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L’estate scorsa rimarrà nella memoria di tutti per una serie impressionante di fatti luttuosi: aerei caduti, condomini andati in fumo in Francia, incendi in Portogallo e in Spagna. E poi gli uragani con le disastrose inondazioni che hanno messo in ginocchio il Paese più potente del mondo. Il bilancio è impressionante e, purtroppo, in linea con l’inizio dell’anno che si era aperto con lo tsunami in Indonesia.

Che sta succedendo?

Chi non crede nella Provvidenza di Dio vi può vedere l’azione del Male e l’impotenza di Dio. Ma noi sappiamo: queste catastrofi non sono imputabili al caso né al castigo di Dio. Dio ha creato il mondo buono e bello; e Lui non è vendicativo come noi. Tuttavia noi ci ricordiamo della parola di Gesù: “Se non vi convertirete…”. È un invito a cambiare il nostro modo di vivere, per costruire un mondo di giustizia e di pace.

La nostra conversione deve cominciare da un nuovo modo di guardare il mondo e il creato. Dio non ce li ha dati perché ne facciamo quello che vogliamo, ma perché  tutti, vivendo in modo sobrio e solidale, possano farne una terra di fratelli, figli dello stesso Padre.

Da dove possiamo cominciare?

Trasformare il mondo

Siamo alla conclusione dell’anno eucaristico. Il messaggio per la giornata missionaria mondiale ci ricorda che l’Eucaristia è il mistero dell’amore di Dio che si sacrifica per noi, per la nostra salvezza e benessere. È il luogo e la scuola della trasformazione del mondo secondo il disegno di Dio. Il pane e il vino sono simboli di tutto il creato. Nei grani di frumento e negli acini d’uva sono presenti non solo le sostanze minerali e gli agenti fisici. Vi confluiscono l’intelligenza, il lavoro, la capacità, in una parola, la cultura dell’uomo. In queste due realtà umane e cosmiche trasformate dalla sua parola, Gesù assume tutto il mondo dell’uomo per trasformarlo in sé e farne il mistero di comunione dell’uomo e del mondo con il Padre.

L’Eucaristia ha in sé la potenza trasformante della risurrezione. È, come dice Ignazio d’Antiochia, “farmaco d’immortalità”, perché impregna di energia divina noi che la mangiamo e, attraverso noi, il mondo. Il sacramento eucaristico ci dice che c’è una reale corrispondenza tra ciò che vediamo e il mondo invisibile; che il pane e il vino diventano il segno e la forza che opera la trasformazione del mondo. La fede ci permette di vedere l’intensità di significato nascosta nel pane e nel vino. Vi vediamo un mondo nuovo, che apparirà in tutta la sua bellezza l’ultimo giorno, ma che già cresce per la potenza trasformatrice del Risorto e del suo Spirito.

Tocca a noi rinnovarlo

A noi missionari è affidata la responsabilità di trasformare il mondo. Sentiamo che l’Eucaristia è la forza che dobbiamo mettere in esecuzione. Ma tutti noi che comunichiamo al mistero di Gesù, morto e risorto per il mondo, dobbiamo sentirci sfidati a costruire questo mondo nuovo in cui non ci siano più bambini che non riescono a crescere, madri che non hanno cibo da far mangiare, uomini che devono lavorare in nero per vivere. Un mondo nuovo, in cui la creazione non sia distrutta dalla negligenza o dalla voracità.

L’Eucaristia non è solo un dono che ci offre la presenza di Gesù per la nostra consolazione. Essa fa ri-venire tra noi Gesù Cristo, per offrirci la possibilità di ri-tornare con lui verso Dio. L’Eucaristia ci apre la strada verso Dio, ma ci chiede l’impegno di vivere questo ritorno a Dio insieme con tutti i nostri fratelli e con l’intero creato.

La missione “in sinergia”

Essa ci mette “in sinergia” con Dio. Questa parola viene dalla teologia orientale e dice molto più di un’azione fatta insieme con qualcun altro. “Sinergia” parla dell’azione creatrice di Dio che dall’Eucaristia è messa alla nostra portata, perché continuiamo l’opera trasformatrice e santificatrice iniziata in Gesù.

La missione è proprio questo: entrare nell’azione di Dio che continua a creare il mondo e a rinnovarlo con la potenza della risurrezione, per farne già ora un mondo nuovo. Che apparirà in tutta la sua bellezza quando il Risorto tornerà.

L’Eucaristia è il sacramento della consacrazione del mondo.



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