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Ester, la piccola amica di Gesù

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La conoscevano tutti in paese. Si chiamava Ester ed era la figlia del capo della sinagoga, dove tutti si riunivano per ascoltare la Parola di Dio e pregare. Era la più vivace del gruppo. Le piaceva fare scherzi alle sue amiche, ma quando c’era da lavorare per aiutare la mamma, non si tirava mai indietro.

Era felice di stare nel suo paese. Aveva sentito anche parlare di un certo Gesù che faceva cose straordinarie e sperava di poterlo vedere per fare quattro chiacchiere con lui. Ma un brutto giorno, tornando dalla fontana con la piccola brocca, colma d’acqua, non si accorse di un cagnolino che le stava attraversando la strada. Lui voleva giocare con lei e le saltò addosso.

Ester perse l’equilibrio, cadde a terra, battendo la testa e rimase là. Qualcuno andò a chiamare i genitori. La portarono a casa e la distesero sul suo lettuccio. Ogni tanto apriva gli occhi, ma si vedeva che stava molto male. La mamma piangeva e pregava Dio. Il papà aveva sentito che Gesù stava per arrivare nel villaggio. Cercò di andargli incontro e gli chiese di venire a casa sua.

Ma Gesù aveva tanta gente che gli impediva di camminare più veloce. All’improvviso arrivano gli amici del capo per dirgli che Ester se ne era andata e che non era più necessario far venire Gesù a casa.

Ma Lui gli rispose che sarebbe venuto lo stesso e si incamminarono insieme.

Arrivato alla casa, entrò con Pietro, Giacomo e Giovanni. Tutti piangevano e quando Lui disse di non piangere perché Ester non era morta, tutti si misero a dirgli cattive parole. Li fece uscire tutti e rimase solo con i genitori e i suoi tre apostoli.

La prese per mano, la chiamò e Ester gli sorrise. Gli disse: “Perché sei venuto così tardi? Io ti aspettavo da tanto tempo per giocare con te e con i miei amici. Ma, visto che sei venuto, vuoi che li vada a chiamare? Anche loro vogliono conoscerti”. Gesù le sorrise e disse a papà e mamma che sicuramente Ester aveva tanta fame. Poi sarebbe rimasto un po’ con loro. Si era impegnato con Ester e non voleva deludere i suoi amici.



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