Skip to main content
Condividi su

Iniziamo con questo numero una nuova rubrica. Sono testimonianze di come le persone vivono la missione nella loro vita quotidiana.

Suor Sandhya (tramonto) e suor Anupa (arcangelo Michele), delle Figlie di S. Anna, sono arrivate da poco nella parrocchia santa Maria Goretti, a Mestre. Vengono dall’India. Lo si capisce anche dai nomi che portano e di cui abbiamo messo tra parentesi il significato nella lingua hindi.

Una volta eravamo noi dell’Europa a partire in missione. Ora vengono loro “in missione” in Italia. Insomma è “la missione di ritorno”.

Sono state molto gentili a rispondere con il sorriso alle nostre domande.

Perché avete scelto di diventare suore?

I nostri genitori sono cattolici. Fin da piccole ci piaceva diventare suore. Avevamo visto quelle che poi sarebbero diventate nostre consorelle che lavoravano in parrocchia. Ci sembravano degli angeli. Io ho avuto questo desiderio forte nel giorno di Pentecoste. Mi sentivo felice e così ho deciso di diventare suora e di servire il Signore (suor Sandhya).

Io, invece, ho studiato dalle suore. Ho visto come pregavano e lavoravano. In questa nostra scelta siamo state incoraggiate dai nostri genitori (suor Anupa).

Verrebbe da dire che “i bambini vi guardano”. Fanno attenzione a come noi adulti viviamo, lavoriamo e ci comportiamo. Il nostro esempio può aiutarli a fare dei buoni progetti per il futuro (n.d.r).

Tanti anni fa i missionari sono venuti in India (come S. Francesco Saverio), ora voi venite in Italia. Che cosa vuol dire questo per voi?

È vero le suore sono venute da noi, le abbiamo viste lavorare e così anche noi, piano piano, abbiamo capito le necessità della chiesa. Dovevamo restituire in qualche modo il servizio ricevuto. È proprio vero che si è missionari dappertutto. La nostra Fondatrice Madre Bernardette Prasad Kispotta (indiana) ha detto: “Come i missionari sono venuti ad aiutarci, perché io non posso andare ad aiutare in Italia?”.

E così ora siamo felici di essere qui in mezzo a voi.

Come vivete la missione nella parrocchia di S. Maria Goretti?

Svolgiamo diversi servizi: nella scuola materna, nel catechismo, nella preghiera. Vediamo che la gente è contenta, anche i bambini. Ci hanno accolte bene e ci hanno messo a disposizione la casa.

Allora noi, con il sorriso, vogliamo rendere contente le persone. Ognuno dà quello che ha per aiutare gli altri ad affrontare le proprie difficoltà. Ci dicono: “Siete luce per noi”.

Ci sentiamo veramente a casa nostra.



Scarica questa edizione in formato PDF

Dimensione 3213.74 KB

Gentile lettore,
Continueremo a fare tutto per portarvi sempre notizie d'attualità, testimonianze e riflessioni dalle nostre missioni.
Grazie per sostenere il nostro Giornale.


Altri articoli

Edizione di Aprile 2003

L'anno del Rosario: Pace! Pace! Pace!

Accogliamo l'invito pressante del Papa: "Recitando la corona del rosario, meditiamo i misteri del Figlio di Dio, Principe della pace. Abbiamo il c...
Edizione di Dicembre 2016

I primi passi in Giappone

Maria, saveriana messicana, vive da ventitré anni in Giappone; ci racconta la sfida degli inizi della sua missione. Arrivando in Giappone per la p...
Edizione di Ottobre 2014

Dolore, nostalgia e invidia

Ho avuto la grazia di vivere 42 anni in Congo e, per parecchi anni, di lavorare nella stessa missione con le tre saveriane Olga, Lucia e Bernardett...
Logo saveriani
Sito in costruzione

Portale Unico dei Saveriani in Italia

Stiamo finalizando la nuova versione del portale

Saremmo online questa estate!

Ti aspettiamo...

Versione precedente del sito