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Eredità spirituale incisa nei cuori

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Caro p. Giacomo, tutta la famiglia saveriana nelle Filippine, i tuoi fedeli della parrocchia di S. Francesco Saverio, le numerose comunità che hai servito nelle baraccopoli di Project 8, ringraziamo te e il Padre eterno per il dono della tua vita alla missione.

La tua eredità spirituale è incisa nei nostri cuori e di tutti coloro che ti hanno conosciuto e stimato. Sei stato un saveriano che ha amato; hai voluto bene ai confratelli, alla gente e a Dio. Ti ho sempre visto scavare in profondità per cogliere il volto di Dio; nella tua stanza quell’icona del volto di Gesù da te ritoccata mi diceva molto della tua ricerca. All’interno della nostra famiglia missionaria sei stato come un poeta, un pittore, un profeta; certamente un amante di un pensiero cristiano liberante inclusivo, circa un Dio che guarisce, perdona e salva tutti. Indimenticabili le tue discussioni coi noi proprio sul volto Dio.

In questi ultimi anni, parlavi di un “Dio della confusione” quasi come una provocazione. Ma in fondo avevi ragione, il Dio di Gesù confonde i sapienti di questo mondo con l’amore che loro non possiedono. Solo tu potevi amputare lo stelo al calice d’argento per farne una tazza più umile e pertanto più degna per il vino dell’Eucarestia. Amavi la Chiesa e il mondo, informandoti su quello che succedeva; avevi sempre un libro speciale da leggere per lo più di autori spesso in prima linea e talvolta scomodi. C’era in te la volontà di infondere un entusiasmo per la missione che richiedeva l’uscita dalla mediocrità, dal cheto vivere e dalla schiavitù del clericalismo. Eri schivo, ma l’agape saveriana ti ha sempre rallegrato. Sempre si coglieva in quei momenti di festa la tua speranza che altri, dopo di noi, avrebbero continuato a servire nella missione.

Hai voluto stare nella periferia dei poveri dove per te era necessario vivessero anche i nostri studenti, condividendo la maggiore semplicità possibile di mezzi e strutture. Aggiustavi le cose rotte e adattavi la casa per renderla più funzionale senza spendere un capitale. Ci hai lasciato dopo averci insegnato cose importanti. Te ne sei andato in punta di piedi. Anche noi, da qui, ringraziamo la tua famiglia, in particolare Ivana e le tue sorelle Franca e Domenica, che si sono prese cura di te fino agli ultimi momenti. Mancherai al popolo filippino, ai poveri che hai servito con umiltà e generosità; mancherai a noi che ti abbiamo voluto bene. Ciò che hai condiviso è con noi e continuerà a portare frutti. Grazie Giacomo!



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