Skip to main content

Elogio della terra... coltivata, Chiesa finalmente bucolica

Condividi su

Eccoci all'ultimo numero del 2010. È stato un anno lungo e interessante, e anche faticoso. A parte l'età che, grazie a Dio, aumenta e ci rende tutti un po' più saggi (spero), siamo rimasti indaffarati con tante notizie buone e brutte, e sempre in sintonia con i missionari sparsi nel mondo. Non sto a ricordare gli eventi, che sono ancora vivi nella mente e nel cuore di tutti.

Sono felicemente sorpreso dal messaggio che papa Benedetto XVI ci ha regalato all'Angelus del 14 novembre, giornata del ringraziamento per i frutti della terra, con una bella riflessione sul "lavoro agricolo". Nel contesto della crisi economica, dello scandalo della fame e il problema della disoccupazione - afferma il papa - "Appare decisivo un rilancio strategico dell'agricoltura. Il settore agricolo è stato messo in ombra e ha perso d'importanza, con notevoli conseguenze anche sul piano culturale. Mi pare il momento per un richiamo a rivalutare l'agricoltura non in senso nostalgico, ma come risorsa indispensabile per il futuro...". È un segno dei tempi il fatto che vari giovani, anche laureati, abbiano già "scelto questa strada, dedicandosi all'impresa agricola". Meno male!

Mi piace questa chiesa che, dalla finestra all'ultimo piano del palazzo apostolico Vaticano, lancia un appello a favore dell'agricoltura. Una chiesa più campagnola non sarebbe male, anzi. Non c'è prete di una certa età che non ricordi almeno l'inizio delle "Bucoliche" che il grande Virgilio ha composto circa trent'anni prima della nascita di Cristo: "Tityre, tu patulae recubans sub tegmine fagi...", un canto all'ombra del faggio, accompagnato dalla zampogna. Lo imparavamo a memoria negli anni del ginnasio.

Del resto, il mondo contadino è parte integrante della Parola di Dio. Gesù stesso, pur cresciuto in casa di un artigiano, sembra aver preso poco da Giuseppe. Ha ripreso molto di più dal Padre vero, che conosceva molto bene, dal principio. Anche Dio Padre ha una cultura agricola: è il Vignaiolo, il Padrone della messe, la Provvidenza che manda sole e pioggia.

E Gesù è Figlio unico di questo Dio Agricoltore: semina, miete, raccoglie; e si dedica alla pastorizia, con amore infinito! Per meglio annunciare e descrivere la Buona Notizia all'umanità, egli prende volentieri esempi e immagini dalla cultura contadina e pastorizia: il seminatore e il pastore, il grano e l'erbaccia, il fico e la vite...

È una scelta importante, non casuale: il mondo contadino sembra avere una cultura più congeniale al vangelo. I pastori sono stati i primi ad accogliere la notizia e a visitare il neonato Figlio di Dio, più rapidi dei saggi re magi, arrivati anch'essi ma con molto ritardo, nonostante la guida della stella.

Del resto, la chiesa proprio al centro della liturgia Eucaristica, imitando Gesù, offre sull'altare i "frutti della terra e del lavoro umano". È il momento mistico dell'incontro della fatica umana con la salvezza divina. Ricordo le parole di Lino, contadino per nascita e per scelta: "in quel piatto e in quel calice io ci metto tutta la fatica mia e della mia famiglia per coltivare la terra, e mi sento felice".

Chissà se nei giardini vaticani, tra i viali assiepati e le aiuole fiorite, ci sarà spazio anche per pomodori e verze, radicchi e fagioli, coltivati da monsignori e cardinali... Sarebbe un "segno dei tempi" bucolici della chiesa.

O tireranno fuori la solita scusa, che la terra è troppo bassa?



Scarica questa edizione in formato PDF

Dimensione 2741.65 KB

Gentile lettore,
Continueremo a fare tutto per portarvi sempre notizie d'attualità, testimonianze e riflessioni dalle nostre missioni.
Grazie per sostenere il nostro Giornale.


Altri articoli

Edizione di Gennaio 2014

Felice 2014 a quelli che…

Sembra impossibile sia arrivato il 2014; sembra impossibile essere arrivati sani al 2014! Scioperi, proteste, insulti, punti di riferimento che se ...
Edizione di Ottobre 2017

Nuova chiesa in Bangladesh

Venerdì 4 agosto scorso, nella parrocchia di Satkhira, in località Santola, il vescovo, insieme a me, ha proceduto alla benedizione inaugurale dell...
Edizione di Novembre 2005

Un villaggio internazionale, La comunità degli studenti saveriani

L’autunno è tempo di raccolta e di bilanci; è anche tempo di semina e di speranza. Per noi saveriani, l’autunno è spesso tempo di partenze per nuov...
Logo saveriani
Sito in costruzione

Portale Unico dei Saveriani in Italia

Stiamo finalizando la nuova versione del portale

Saremmo online questa estate!

Ti aspettiamo...

Versione precedente del sito