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È bello tornare alle… origini

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Nel corso dell’anno 1944, il saveriano p. Lorenzo Lini, invitato a predicare un corso di esercizi spirituali nei seminari di Udine e Castellerio, incontrò con l’arcivescovo di Udine mons. Giuseppe Nogara. Il vescovo, avendo conosciuto personalmente il fondatore mons. Conforti, gli espresse il desiderio di aprire una casa apostolica nella sua arcidiocesi.

Il piccolo seme missionario

Dell’organizzazione s’interessarono subito i giovani saveriani friulani Davide Zamparo e Amedeo Pelizzo, i quali presero i primi contatti con l’arcivescovo che, leggiamo nella relazione, “si mostra molto favorevole verso di noi”.

Incaricato quindi dal Superiore generale dei saveriani di Parma, p. Ulisse Benetti, il 7 maggio 1946, viene definitivamente a Udine. Fa visita al parroco di San Marco in Chiavris, che gli dà utili informazioni sul vicino Istituto missionario dei padri tedeschi di Mill-Hill.

Il 9 maggio lo stesso p. Ulisse è accolto con molta affabilità, “qual figlio spirituale di mons. Conforti”, dall’arcivescovo mons. Nogara, che gli dice di “benedire cordialmente e con effusione il piccolo seme missionario che egli era venuto a portare in diocesi”.

Padre Benetti, il pioniere

Nel frattempo i padri tedeschi di Mill-Hill notificavano all’arcivescovo la loro decisione di lasciare ormai Udine per la difficoltà di reclutare vocazioni. Così, stavano cercando di cedere ad altri la loro proprietà. Mons. Nogara disse loro: “In diocesi c’è un missionario che, con il mio beneplacito, è alla ricerca di uno stabile per aprirvi una scuola apostolica. Parlategli e, prima di trattare con altri, offrite a lui l’eventuale acquisto della vostra proprietà”.

P. Ulisse, ottenuto il beneplacito della Direzione dei saveriani e pure il denaro pattuito con gli stessi missionari di Mill-Hill, insieme a fratel Luigi Zonta, l’8 settembre 1946, prende possesso della casa, “sotto lo sguardo benedicente di Maria Bambina”.

Con la protezione della Vergine Maria

Leggiamo nella cronaca della casa. “Nella santa Messa, celebrata nella cappellina, presenti alcuni fedeli del vicinato, p. Ulisse Benetti dichiara aperta la casa saveriana di Udine, offrendo alla Vergine Maria, regina degli apostoli, le nostre attività, il nostro apostolato, il nostro ministero, tutti i padri e i giovani che di qui passeranno”.

Il 22 settembre p. Benetti, con lettera del Superiore generale, riceve il decreto ufficiale di erezione della Casa apostolica saveriana di Udine, la sua nomina a rettore della medesima e la notifica dei primi saveriani addetti alla casa: i padri friulani Davide Zamparo e Abdon Fantelli, insieme a p. Tiberio Munari, vicentino.

Pronti a iniziare!

La nuova comunità saveriana di via Monte San Michele 70, al completo, si reca quindi a rendere omaggio all’arcivescovo mons. Nogara per ricevere la sua benedizione.

“Sua Eccellenza gradisce molto la visita, e si mostra contentissimo di vederci già così numerosi nella sua diocesi. Formula fervidissimi auguri, perché il nostro nido missionario prosperi e accolga numerose vocazioni missionarie, e a noi presenti rivolge calda esortazione a crescere in santità e umiltà”.

I saveriani si rendono subito disponibili a percorrere generosamente le parrocchie, che sempre più numerose ed entusiaste richiedevano il loro ministero e la predicazione missionaria.

Non tardarono ad apparire i primi frutti.

Il 13 novembre incominciarono ad entrare i primi apostolini e il 29, con il canto del “Veni Creator Spiritus”, si è dato inizio alla Scuola apostolica di Udine che, al completo, si preparava per celebrare solennemente la festa del patrono, san Francesco Saverio.

Formazione cristiana e missionaria

Quel giorno la santa Messa nella “nuova” casa dei saveriani di Udine è stata celebrata dal Vicario generale della diocesi, mons. Luigi Venturini. Erano presenti il direttore diocesano delle opere missionarie mons. Valentino Buiatti e il parroco di San Marco di Chiavris.

Tutti i convenuti si fermarono a pranzo. La sera, in comunione fraterna, fu organizzato invece un familiare e simpatico intrattenimento con gli apostolini. Da allora il Signore ci ha benedetti, suscitando numerose e ferventi vocazioni. Da quel lontano novembre 1946 al giugno 1994 sono passati, per la Scuola Apostolica di Udine, ben 767 ragazzi, ai quali abbiamo offerto la nostra formazione cristiana e missionaria.

700 apostolini e 72 saveriani

Guardando anche agli anni del primo novecento, vari nostri confratelli friulani hanno conosciuto il fondatore dei saveriani, oggi san Guido Maria Conforti. Da lui sono stati formati nel cammino spirituale e hanno appreso lo slancio missionario.

In totale sono giunti, alla meta della consacrazione missionaria e al sacerdozio, 72 confratelli friulani: di questi, 47 sono passati per la scuola apostolica di Udine. Altri 43 giovani, poi, hanno iniziato con noi il cammino di consacrazione e, pur avendolo lasciato, portano sempre nel cuore tanta nostalgia e affetto verso di noi e il nostro spirito familiare.

Ti rendiamo lode Signore Gesù, per l’immensa bontà e l’inesauribile misericordia di cui ci hai colmati, e ti chiediamo di conservarci fervorosi nel tuo santo servizio e nell’entusiasmo apostolico, perché possiamo testimoniare e offrire la tua parola di luce e di speranza ai tanti nostri fratelli e sorelle che, vicini o lontani, ancora non ti conoscono, non ti amano e non ti seguono”.

È bello ritrovarsi!

I saveriani del Friuli, tornati dalle missioni, si sono trovati l’ultima volta lo scorso anno (vedi foto) per riprendere una boccata di ossigeno. È stata un’occasione che difficilmente si può ripetere ogni anno. Ma è bello e arricchente potersi incontrare ogni anno, approfittando delle vacanze estive, per scambiarci parole, ricordi, esperienze di vita missionaria nelle più svariate parti del mondo, accanto agli ultimi e indifesi, toccati dalla sofferenza, da movimenti rivoluzionari o ingannevoli ideologie in Sierra Leone, Camerun e Ciad, Congo RD, Burundi e Colombia, Cina e Stati Uniti.



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