Due cuori aperti al mondo
Non sempre è facile trovare una strada, ma con un po’ di pazienza e molta fantasia, si riesce. Sono stato a trovare i genitori di p. Simone Piccolo (della Gazzera a Mestre), da poco partito per la sua missione nelle Filippine.
Abbiamo iniziato a chiacchierare (era presente anche Simone). La storia comincia nel 1995, quando il parroco invita alcune coppie della parrocchia e si rivolge loro così: “La chiesa, la comunità ha bisogno di vocazioni… Pensateci”. Tornando a casa, si dicono che sono d’accordo con il parroco, ma che difficilmente sarà il caso di Simone.
Passa qualche tempo e arriva la sorpresa. Simone stava frequentando l’università ed era impegnato in parrocchia, andando spesso nella casa dei saveriani a Zelarino. Un giorno annuncia: “Ho intenzione di farmi prete missionario”. Rimangono un po’ turbati, poi arriva la risposta: “Termina l’università e poi va’ dove ti porta la vocazione”. E così è cominciato tutto.
“È bello avere un figlio missionario; pensiamo che abbia trovato la sua strada e noi siamo d’accordo con lui. Naturalmente, siamo preoccupati per la lontananza e sentiremo la sua mancanza. Se ci sarà possibile, andremo a trovarlo, ma siamo contenti per lui”.
Hanno ricevuto questo regalo dal Signore e sarebbero contenti se anche altri lo potessero ricevere.
Qualche consiglio? “Mettersi in ascolto del figlio, senza aver paura che cambi i progetti dei genitori su di lui; proporgli di impegnarsi nel volontariato e in parrocchia”.
Ringraziamo i genitori di p. Simone, in attesa che vengano a raccontarci della loro prossima visita nelle Filippine.