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Dio ha bisogno di giovani: “Fate il vostro mestiere”

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Un appello ai giovani

Nel calendario 2005 di “Missionari Saveriani”, ha attirato la mia attenzione il mese di maggio. La foto della mamma e la sua bambina rappresenta bene il popolo kayapó, numeroso e robusto. Grazie per aver pensato alla nostra gente della foresta amazzonica e a noi. Sono contento anche per i tanti lettori di “Missionari Saveriani”, che così possono vedere il nostro mondo e il lavoro missionario, continuando a esserci vicini con la preghiera e il sacrificio.

La simpatia e l’ammirazione è tanta, e questo ci incoraggia. Ma le braccia della nostra équipe missionaria sono diminuite e anche un po’ più stanche.

Ora qui a Redenção siamo solo due missionari. Ho fatto un appello per avere qualche saveriano in più, ma ci sono difficoltà. I più giovani dovrebbero acquistare un po’ di esperienza pastorale in una comunità bene avviata, prima di venire tra gli indio; d’altra parte, i più anziani non se la sentono di intraprendere un’attività che richiede parecchi sacrifici, oltre a imparare la lingua kayapò...

Perché Cristo raggiunga l’umanità

Sono certo che il Signore ha le sue vie per arrivare al cuore degli indio. Ma è anche vero che il Signore Gesù è arrivato in Giappone e alle porte della Cina, perché san Francesco Saverio vi è arrivato. Lo stesso Saverio chiedeva a sant'Ignazio di mandare in Oriente missionari giovani e ben preparati, avviati sulla strada della santità, di sana costituzione fisica e di buone capacità mentali. Anche il beato Conforti la pensava così.

L'annuncio del vangelo passa attraverso la mediazione umana, spesso in forma drammatica, come è stato per suor Dorothy Stang, martire per la difesa dei diritti dei piccoli contadini dell’Amazzonia. È stata uccisa vicino ad Anapù il 12 febbraio scorso. Eravamo molto amici. Le dicevo sempre che noi due lavoravamo per la stessa causa: lei perché i contadini avessero il loro pezzo di terra per vivere, e io perché gli indio non perdessero la terra che avevano ereditato da secoli, per vivere e conservare la propria cultura. La morte violenta della suora statunitense ha scosso il mondo. Dagli Stati Uniti non spiccano il volo solo “falchi” per azioni di guerra, ma anche “colombe” per azioni di pace.

Giovani, abbiate coraggio!

Questa volta non presento alcun progetto di aiuto, anche se la solidarietà fa sempre bene. Dalle pagine di "Missionari Saveriani", invece, lancio un appello ai giovani di buona volontà: prendete davvero in considerazione la possibilità di mettervi sulla strada di Gesù e degli apostoli.

Abbiate il coraggio di fare il vostro mestiere, che è anche il mio: rispondere generosamente a Cristo e mettersi a disposizione del vangelo per il bene dell’umanità.



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