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A giugno, nel salone “Genovesi” della camera di commercio di Salerno, alla presenza di numerosi ospiti, tra cui p. Carlo Pozzobon, è stato presentato il libroDestinazione Palermo - La guerra di mafia dei primi Anni ’80 nei ricordi di un ispettore della Guardia di Finanza” (edizioni Gutenberg di Fisciano, 15 €). Relatore è stato l’avvocato Leonardo Gallo, mentre Milva Carrozza ha letto alcuni brani. Moderatore il giornalista Enzo Landolfi.

L’attività di Antonio Schiano

Si tratta di un lavoro autobiografico di Antonio Schiano di Cola, volontario saveriano presso la comunità di Salerno, ma anche luogotenente in congedo delle Fiamme gialle, che raccoglie i ricordi di cinque intensi anni, dal 1979 al 1984, trascorsi a Palermo in servizio nella sezione stupefacenti del nucleo di polizia tributaria.

In quel periodo l’autore ha conosciuto e lavorato a stretto contatto con gli eroici giudici Rocco Chinnici, Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, ma anche con uomini valorosi come i commissari di polizia Ninni Cassarà e Beppe Montana, tutti uccisi per mano mafiosa.

È il racconto fedele delle operazioni di polizia a cui egli ha partecipato nel periodo di permanenza a Palermo.

Tra esse spiccano la cattura dei boss mafiosi Gerlando Alberti (1980), Masino Spadaro (1983) e Tano Badalamenti (1984). Quest’ultimo arresto si colloca nel contesto dell’operazione “Pizza connection”, svolta in collaborazione con FBI e DEA degli Stati Uniti.

Una sorpresa per tutti

Il lavoro, impostato su uno stile espositivo essenziale e scorrevole, rappresenta anche un doveroso omaggio alle tante vittime di mafia, cadute in quel particolare periodo di “guerra”, che immolarono la loro vita in nome della giustizia e della legalità. Ad esse è dedicata, in appendice, una scheda biografica per tenerne vivo il ricordo, soprattutto nelle nuove generazioni.

Il libro si fregia del patrocinio morale della fondazione “Giovanni e Francesca Falcone” di Palermo, con la prefazione curata dalla prof.ssa Maria Falcone, sorella del giudice, la quale aveva presentato il lavoro già qualche settimana prima presso la caserma “Cangialosi” di Palermo, in un clima di comprensibile commozione.

Chi l’avrebbe mai detto che il nostro Tonino, come è conosciuto nella casa dei saveriani a Salerno, potesse vantare un simile curriculum! È stata una vera e propria sorpresa per tutti. Gli auguriamo il successo che merita.

Lui, intanto, destinerà il ricavato della vendita del volume a opere di beneficienza, in particolare per le finalità della fondazione “Falcone” di Palermo e per le necessità dei missionari saveriani.



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