Dall’Africa a tutto il mondo, Nuovi orizzonti sconosciuti e belli
Ricordo con piacere i primi giorni del nostro servizio come "consiglieri", nel 2007 a fine luglio: p. Benzoni ci aiutò "a capire" (tre eravamo "nuovi") quali fossero i nostri compiti. È stato un momento bello. Mi chiese di seguire da vicino le missioni del Brasile (nord e sud) e del Mozambico, e anche le comunità saveriane dedite ai servizi generali della congregazione. Altri compiti a me affidati hanno riguardato la vita economica, l'attività di animazione missionaria delle chiese e la collaborazione con il laicato saveriano.
Per me tutti orizzonti nuovi, sconosciuti e belli! Ora, dopo sei anni da quei primi giorni, dico solo: quanti doni, quanta grazia, quanti esempi! Certo, con qualche problema trovato lungo il cammino, come l'inciampo sul sentiero, che aiuta a riflettere e riconduce alla saggezza della vita.
Dovunque, quanto bel lavoro!
L'aspetto più bello di questo servizio è stato conoscere i confratelli (purtroppo non tutti) nei vari luoghi dove essi lavorano. Quanto lavoro missionario ho visto con i miei occhi! Tutti i vescovi che ho incontrato hanno espresso la loro ammirazione per il lavoro svolto dai saveriani e la richiesta di tutti è stata: "Mandateci altri saveriani: abbiamo bisogno di missionari e di spirito missionario per le nostre chiese!".
Visitando le varie missioni ho potuto constatare l'impegno dei saveriani tra gli indio kayapò e kaingang, nelle immense periferie di San Paolo e Belém, nelle vaste missioni del Mozambico; ma anche la preziosa presenza dei saveriani in Asia (Bangladesh, Filippine, Indonesia), in Africa (Burundi, RD Congo, Sierra Leone), in America latina (Colombia, Messico): tutte missioni da me visitate. Che grande regalo!
Tanti giovani che si preparano
Dovunque ho ammirato i confratelli che si dedicano alla formazione dei futuri missionari; quelli che animano i giovani, facendo loro la proposta vocazionale; quelli che animano le chiese locali, per tenere vivo il senso della missione e dell'annuncio del vangelo.
Tra gli incontri che non potrò dimenticare, quelli con i confratelli giovani che si preparano a lavorare nella vigna del Signore: gli studenti di teologia nelle quattro comunità internazionali, gli studenti di filosofia e i giovani nei noviziati e nelle altre case saveriane di formazione.
Il Signore aggiunge alla nostra famiglia missionaria queste nuove generazioni, sempre più dal volto multi culturale, per continuare "l'audace progetto" di san Guido Conforti. Grazie, Signore!