Skip to main content

Continua la Pentecoste, Nella comunione e nella partecipazione

Condividi su

La chiesa di Dio è un mistero di comunione. Grazie alla chiesa, tutti sono invitati a entrare in una relazione di intima unione con la Trinità, il Dio di Gesù Cristo, come figli adottivi del Padre che partecipano alla sua stessa natura: l'amore. È lo Spirito Santo della Pentecoste che ci rende capaci di credere in Gesù e ci trasforma in fratelli e sorelle, nella fraternità che nasce dal suo sacrificio.

Testimoni della Pentecoste

Il miracolo della Pentecoste non si limita a quel giorno, ma continua anche oggi nel mondo. La chiesa in missione ne fa quotidiana esperienza: persone, che di per sé non hanno nulla in comune, si ritrovano nella stessa comunità, condividono gli stessi beni spirituali e formano una famiglia che va al di là delle ragioni che normalmente tengono insieme una comunità. Mentre entrano in intimità con Dio, lo Spirito Santo li apre all'ascolto dei fratelli e fa sì che si comprendano al di là delle differenze di lingua, cultura, etnia e provenienza.

Noi missionari ne siamo testimoni, là dove nasce la chiesa. La Parola di Dio apre il cuore dei nuovi cristiani; la fede nell'unico Padre fa nascere la fraternità, la comprensione e la solidarietà tra persone che fino ad allora neppure si conoscevano. Sono ormai una nuova famiglia, una famiglia alternativa, nel senso che essa si rivela una provocazione a relazioni diverse da quelle che comunemente si vivono.

Un invito alla comunione

È questa la comunità cristiana: essa trova il suo modello nella comunione della Trinità, si fonda sull'ascolto della Parola, sulla condivisione del Pane di vita e sull'obbedienza ai pastori che lo Spirito Santo mette a servizio della comunità cristiana.

Questa è la chiesa, che il Concilio chiama "sacramento": una comunità caratterizzata cioè da una comunione visibile tra i suoi membri che rinvia a una comunione invisibile, ma reale, con Dio. Così la chiesa si offre al mondo come un invito permanente alla comunione, alla partecipazione e all'unità.

Questa è la missione della chiesa, corpo di Cristo: essere ovunque luogo e strumento d'incontro con Dio e di riconciliazione per coloro che sono divisi; invito alla comunione e partecipazione in quella famiglia che Dio desidera costituire nel mondo intero.

Partecipare alle scelte

La chiesa evidentemente non ha proposte politiche pratiche per la comunità umana, per le nazioni e per gli stati. Che lo stato si configuri come monarchia o repubblica, che sia presidenziale o parlamentare, che abbia uno o due rami di parlamento... questi dettagli la chiesa li lascia alla scelta di ciascun stato.

La chiesa chiede solo che le persone siano rispettate e che possano partecipare in qualche modo alla scelta delle strutture portanti della società, affinché tutti si sentano corresponsabili dentro la comunità civile, e tutti, indipendentemente dalla ricchezza che producono, possano dire la loro opinione sulla conduzione della famiglia umana.

In Africa (ma non solo) si trovano spesso governi che si dicono democratici senza esserlo; li chiamano con una parola inventata "democratura", una mescola di dittatura e di democrazia. In Africa (come ovunque) c'è bisogno di una vera democrazia, riflesso politico della comunione.

Non sarà la stessa democrazia che abbiamo in Occidente, che del resto mostra tutti i suoi limiti. Per essere degna dell'uomo, basterà che la democrazia offra la possibilità di partecipare alla gestione del bene comune. La chiesa, che è sacramento di comunione e di partecipazione, non si stanca di chiederla per tutti.

Nella famiglia umana

La raggiungeremo un giorno? A volte non osiamo più sperarlo. Eppure questa speranza può incamminare gli uomini verso una vera fraternità, riflesso del regno di Dio. La chiesa, dove tutti possono trovare il loro posto con le loro diversità culturali, etniche e religiose, vuole lavorare proprio per questo.

La Pentecoste continua. Fare del mondo una famiglia di fratelli e sorelle che si accolgono e si comprendono, è la ragione per cui il Figlio di Dio si è fatto uomo ed è morto e risorto.

Questa è la missione della chiesa nel mondo. Per questo i missionari lasciano la loro patria e la loro chiesa.

Questo era il sogno di mons. Guido Conforti, nostro padre e fondatore.



Scarica questa edizione in formato PDF

Dimensione 2086.49 KB

Gentile lettore,
Continueremo a fare tutto per portarvi sempre notizie d'attualità, testimonianze e riflessioni dalle nostre missioni.
Grazie per sostenere il nostro Giornale.


Altri articoli

Edizione di Febbraio 2010

Centro di animazione missionaria in Congo

I saveriani del Congo, riuniti in assemblea (dal 4 al 9 gennaio), hanno riflettuto sul 2° sinodo per l'Africa e si sono impegnati a servizio della ...
Edizione di Ottobre 2003

Gesù Cristo vive in Bangladesh

I saveriani con i "fuori casta" e i poveri Padre Enzo Valoti è un saveriano di Alzano Lombardo. Attualmente è il superiore dei saveriani che lavor...
Edizione di Agosto/settembre 2023

Semi di pace, amore e gioia…

Gentile direttore, ho letto con interesse la sua riflessione sul pensiero, la responsabilità e la gratuità. Le sue parole mi hanno fatto pensare mo...
Logo saveriani
Sito in costruzione

Portale Unico dei Saveriani in Italia

Stiamo finalizando la nuova versione del portale

Saremmo online questa estate!

Ti aspettiamo...

Versione precedente del sito