Skip to main content

Ciascuno spezzi il proprio pane

Condividi su

LA PAROLA
Gesù ritornò in Galilea con la potenza dello Spirito Santo e la sua fama si diffuse in tutta la regione. Insegnava nelle loro sinagoghe e tutti ne facevano grandi lodi. Si recò a Nàzaret ed entrò, secondo il suo solito, di sabato nella sinagoga e si alzò a leggere. Gli fu dato il rotolo di Isaia; apertolo trovò il passo dove era scritto: “Lo Spirito del Signore è sopra di me; per questo mi ha consacrato con l’unzione, e mi ha mandato per annunziare ai poveri un lieto messaggio, per proclamare ai prigionieri la liberazione e ai ciechi la vista; per rimettere in libertà gli oppressi, e predicare un anno di grazia del Signore”. Poi arrotolò il libro, lo consegnò all’inserviente e sedette. Gli occhi di tutti nella sinagoga stavano fissi sopra di lui. Allora cominciò a dire: “Oggi si è adempiuta questa scrittura che voi avete udita nei vostri orecchi”. E tutti gli rendevano testimonianza ed erano meravigliati delle parole di grazia che uscivano dalla sua bocca e dicevano: “Non è il figlio di Giuseppe?” (Lc 4,14-22).

Ancora lo Spirito Santo. Prima nel Battesimo, poi quasi scaraventandolo nel deserto, non risparmiandogli nulla delle prove della nostra povera umanità. E adesso a spingerlo di nuovo in Galilea, lì dove era cresciuto, fra quelli della porta accanto, che presumono di sapere tutto di tutti. Gesù era abituato a frequentare la sinagoga e chissà quante altre volte si era alzato a proclamare e a spiegare la Parola, come facevano tutti gli uomini adulti in Israele. Ma quel giorno è andato a cercare lui le parole giuste, quelle che raccontavano la sua verità: “Lo Spirito del Signore è su di me, per questo mi ha consacrato con l’unzione...”. Ecco ancora lo Spirito. È una forza che lo invade dalla testa ai piedi, simile all’olio che si conficca nelle fibre più remote e non lo tiri più via, come succedeva agli antichi profeti.

E del profeta ripete a modo suo le parole. C’è un anno di grazia da inaugurare, però senza minacce di vendetta, come diceva il testo di Isaia. Gli oppressi dai debiti, che avevano impegnato tutto per acquistare il grano da seminare, sempre più poveri perché il raccolto non bastava mai per risarcire il dovuto, possono tornare al loro campo, riabbracciare i figli divenuti servi del padrone. Solo chi sta male è in attesa di buone notizie. Chi ha tutto, crede di non averne bisogno. Lo Spirito è un vento, come diceva Turoldo, che neanche la polvere lascia in pace. Apre stanze chiuse e stantie, ribalta la logica dei benpensanti, apre gli occhi a chi è stato facile ingannare perché analfabeta o affamato. Lo Spirito mette gli esclusi al centro del mondo. E non sono solo parole, azzeccate per qualche predica o campagna elettorale.

Oggi queste parole si sono compiute “nel vostro udito”, dice Gesù. Ma quando mai si era visto uno che fa quello che dice? E come lo fa? Potrebbe ripetere i miracoli realizzati a Cafarnao, questa sì che sarebbe salvezza e liberazione! Già, un Dio che fa tutto. Non importa che sia il figlio di Giuseppe, il falegname. Passi pure la sua origine, basta che risolva i problemi con gesti magici e spettacolari. Ma hanno ascoltato male. Gesù deve ribadirlo: l’anno di grazia comincia nelle orecchie, quando le parole ti entrano dentro e come fuoco ti spingono a guardare negli occhi il male del mondo. No, Dio non fa tutto e neppure vuole farlo. Ogni uomo e donna che viva la sua fede, dicevano i rabbini, è un architetto di mondi nascosti. Ciascuno asciughi una lacrima, spezzi il proprio pane, dischiuda la porta di casa. È così che giungerà il Messia.



Scarica questa edizione in formato PDF

Dimensione 2707.51 KB

Gentile lettore,
Continueremo a fare tutto per portarvi sempre notizie d'attualità, testimonianze e riflessioni dalle nostre missioni.
Grazie per sostenere il nostro Giornale.


Altri articoli

Edizione di Agosto/settembre 2023

Gli incontri Gams e Ci vediamo a Macomer

Il Gams di Cagliari è pronto a ritrovarsi dopo la pausa estiva. Ecco il calendario degli incontri per il 2023-2024. Ci troveremo il martedì alle 16...
Edizione di Febbraio 2013

Fratelli anziani e stagionati

Quando gli anziani si mettono insieme per far festa, ringiovaniscono: non sono più "vecchi e stagionati". Questo è avvenuto la sera dell'ultimo del...
Edizione di Febbraio 2012

Tre giorni da... amare, Giovani in ritiro dai saveriani

Si è conclusa il 29 dicembre la tre-giorni di ritiro organizzato dal centro missionario nella casa dei saveriani ad Ancona, che hanno ospitato circ...
Logo saveriani
Sito in costruzione

Portale Unico dei Saveriani in Italia

Stiamo finalizando la nuova versione del portale

Saremmo online questa estate!

Ti aspettiamo...

Versione precedente del sito