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Chiesa in uscita a Gallico

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Una significativa esperienza di Chiesa in uscita è stata vissuta dal 3 al 9 ottobre a Gallico Superiore. Le attività previste dal programma della missione popolare “Riconciliati con il Padre corriamo verso Cristo”, hanno visto impegnati gli studenti del Seminario di Studi Pio XI di Reggio Calabria, diretto da don Antonino Pangallo, le due parrocchie San Biagio V. e M., San Nicola di Bari e il Santuario Madonna della Grazia, guidati rispettivamente dall’amministratore parrocchiale don Antonino Russo e dal rettore p. Gaetano Lombardo.

Per il quartiere, da anni sonnolento, è stato un momento vivificante e di forte impatto emotivo e catechistico, un esempio di Chiesa aperta sul territorio, così amata da papa Francesco come ubbidienza al comando “Andate per le strade”. Infatti, non soltanto la Chiesa, ma tutta la comunità gallicese riunita accanto ai futuri sacerdoti, avendo “i sentieri nel cuore”, è andata incontro all’altro/a per mettersi al servizio della persona, della vita e anche della cultura.

I temi sui quali si è sviluppato il percorso, oggetto di riflessione e meditazione nelle diverse celebrazioni eucaristiche, hanno offerto un’ulteriore occasione di ripensamento sul ruolo del cristiano, ribadendo alcuni punti importanti per la crescita umana e religiosa: riconoscere la creaturalità e la bellezza di essere figli, la grazia di essere fratelli, la forza di essere chiesa, la capacità di rispondere alle chiamate, la gioia di essere riconciliati e uniti nel servizio e nell’impegno dell’annuncio.

Accanto ai momenti liturgici, se ne sono svolti altri non meno importanti per lo sviluppo della comunità. Il momento considerato “il percorso della solitudine” con una Chiesa che si è fatta prossima a molte persone. I seminaristi accompagnati da alcuni fedeli, hanno portato una parola amica, una carezza a mani poco avvezze ad esserlo e soprattutto ascoltando storie, spesso cariche di dolore. Brevi istanti, ma sufficienti per riaccendere un filo di fiducia e di gioia nella vita.

Particolarmente suggestiva è stata la preghiera del Rosario itinerante, con considerazioni su temi che aiutano a costruire relazioni di amicizia come l’ospitalità, l’accoglienza, la fede o di notevole spessore religioso e sociale come la convivialità spirituale dei cenacoli di preghiera. Per non dimenticare i momenti dell’Adorazione Eucaristica e la fiaccolata all’interno del Parco che si sono connotati come occasioni di ricerca e acquisizione di maggiore consapevolezza della relazione con il divino che vive e agisce in noi. Non sono mancati anche i momenti distensivi come il concerto tenuto dai seminaristi che hanno rivelato grandi doti di musicisti e cantanti.

La settimana ha dedicato la sua attenzione anche ai bambini che, presso l’Oratorio Don Bosco riaperto alla comunità, con la guida dei seminaristi, hanno animato i Laboratori creativi dove hanno profuso il loro estro con la sorridente spontaneità tipica di un animo puro.
La settimana si è conclusa al Parco della Mondialità con la Celebrazione Eucaristica presieduta da don Nino Russo. Durante l’omelia, ha ricordato la dimensione missionaria del cristiano e la forza della parola divina capace di togliere gli aculei che si incontrano sul cammino e la necessità di una volontà riconciliante che porta verso gli altri per sentirsi tutti chiesa di Cristo, quale luogo di accoglienza per vivere con coraggio e fiducia la vita.

Molto positivi i giudizi dei seminaristi che si possono racchiudere nelle parole di Enzo Pace al sesto anno di studio: “Porterò con me la gioia di aver respirato l’aria di parrocchia e della missione sia nei momenti di preghiera che nell’interazione quasi confidenziale con le persone con le quali ho camminato insieme su percorsi di fede, in un clima di condivisione e convivialità sociale e di ascolto reciproco”.

Dello stesso tono le parole del direttore del seminario Pio XI, don Nino Pangallo, che ha apprezzato la risposta corale della comunità. Con la calorosa accoglienza e la costante partecipazione alle diverse attività, ha testimoniato la gioia che nasce dallo stare e del fare insieme e ha arricchito di significato l’esperienza missionaria. A ricordo della settimana di missione popolare, vissuta in un’atmosfera di profonda amicizia, ha donato alle parrocchie e alla Casa di San Gaetano Catanoso, gestita dalle suole del Sacro Volto, una bellissima icona raffigurante la Madre del Fiat.



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