La giornata missionaria dei sacerdoti

Il 4 dicembre, nella casa dei saveriani di Alzano, si è svolta la giornata di spiritualità missionaria per i sacerdoti. Erano invitati tutti i parroci della diocesi, alcuni curati e sacerdoti amici, per trascorrere una giornata di fraternità missionaria sacerdotale, sotto la protezione di san Francesco Saverio, patrono delle missioni e dei saveriani.

Un esperto per provocare

Come ogni anno, abbiamo invitato un esperto perché ci aiuti a riflettere sul rapporto tra il sacerdote diocesano e la missione della chiesa. Quest’anno, abbiamo scelto il tema, "La parrocchia e la mondialità". A svolgere il ruolo di "provocatore" per la riflessione abbiamo chiamato il prof. Brunetto Salvarani, teologo e docente alla Facoltà teologica dell’Emilia Romagna, direttore di "Cem Mondialità" , la rivista saveriana per le scuole, pubblicata a Brescia.

Dalla sua esauriente e interessante trattazione del tema, desidero farvi partecipe, cari lettori, di alcune riflessioni che io stesso ho fatto, mentre ascoltavo insieme ai sacerdoti presenti.

La parrocchia purificata

La parrocchia, intesa come comunità cristiana legata al territorio, ha un ruolo veramente centrale. La nostra società è in continua evoluzione, e anche la comunità cristiana si trasforma. La realtà della parrocchia, che prima era immersa in una società cristiana, oggi si deve confrontare con una società globalizzata e secolarizzata, a volte perfino scristianizzata.

In questa situazione, c’è il pericolo che la parrocchia venga considerata come un luogo dove soddisfare il bisogno psicologico del "consumo sacro". La parrocchia, in parole povere, sarebbe come un "supermercato del sacro", il luogo dove vado a comprare o a vedere le manifestazioni sacre. Ma questa non è la comunità cristiana.

Per non cadere in tale pericolo, la parrocchia deve lasciarsi purificare, attingendo alla fonte della verità che è Cristo, il Verbo, la Parola del Padre. Allo stesso tempo, la parrocchia deve lasciarsi interpellare dal mondo, che sta dentro e fuori di sé. È un mondo dove convivono molteplici religioni e culture, dalle quali oggi non si può prescindere.

Cristiani felici di credere

La sfida, è inevitabile, può pentare uno scontro o un incontro; una babele di linguaggi o un dialogo vero; un guardarsi con sospetto o un incontro arricchente. Non possiamo lasciarci prendere dalla paura, demonizzare chi è perso da noi. Dobbiamo invece facilitare l’incontro, lo scambio e l’ascolto reciproco. Dobbiamo distruggere il disinteresse e l’indifferenza, per costruire l’accoglienza e la disponibilità. Tutti questi processi devono avvenire all’interno di una comunità cristiana, che vive intensamente la sua missione evangelizzatrice.

La comunità cristiana, animata dallo Spirito, riscopre sempre più la sua funzione essenziale: testimoniare nel mondo la Buona Notizia, che è Cristo morto e risorto. L’uomo che desidera ricevere questo annuncio deve trovare nella parrocchia il luogo adatto per essere incontrato e accolto. Il luogo più adatto è il cristiano contento ed entusiasta della sua fede in Cristo. Attraverso di lui, Dio incontra l’uomo.

La chiesa bergamasca è attualmente riunita in sinodo. È un tempo favorevole per pregare lo Spirito Santo, affinché scaldi i cuori di tutti noi che, nelle nostre parrocchie, siamo chiesa bergamasca nella chiesa universale.