Bangladesh: tè dell’amicizia
Paese che vai usanze che trovi
L’ospitalità ha tanti volti e modi diversi. In Bangladesh, la cosa più ordinaria che ti possono offrire è una tazza di tè, semmai con qualche biscotto. Quante volte per strada, incontro persone che mi conoscono e mi invitano per una tazza di tè… Di solito accetto l’invito e da lì nasce la conversazione: una condivisione di vita. Una semplice tazza, due vite che si incontrano e si raccontano…
Sembra strano, ma la distanza sparisce; regna solo il desiderio di ascoltarsi reciprocamente.
Non immaginatevi i bar che abbiamo noi in Italia; in Bangladesh sono negozietti di strada: il più delle volte assomigliano a catapecchie, ma tutti trovano un posto per sorseggiare un buon tè al latte e fumare una sigaretta.
A Dhaka, la capitale, questi negozietti sono anche piccole isole dove c’è la possibilità di riposare un po’, prima di inoltrarsi di nuovo nella grande giungla del traffico cittadino. La capitale presenta uno stile di vita frenetica: tutti corrono per attraversare, salire su un autobus…
Fermarsi per un istante è una buona cosa per riprendere le forze.
Una volta ero su un risciò e ho visto un disabile che accanto alla sua piccola carrozzina si era costruito un pianale su cui poggiare il termos del tè e i bicchieri. Il disabile girava la zona vendendo il tè, invece di chiedere l’elemosina ai passanti.
Una lezione di vita che ci spinge a trovare sempre un’alternativa nella propria vita per continuare a stare in piedi da soli. Buon cammino e pace e bene a tutti!
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