Ringraziamo p. Carlo Salvadori per averci fatto conoscere questa storia che, anche se non si è realizzata dalle nostre parti, è universale.
Nel febbraio 2010, Alessandro e Silvia si conoscono nella piazzetta attigua a piazza Vittoria, a Como. Alessandro saluta il gruppo dei senza dimora che lì sostava e nota la presenza di Silvia. Nasce in lui il desiderio di fare amicizia.
C’è un interessamento da parte di Alessandro ma, in un primo tempo, Silvia lo evita, lo considera semplicemente un amico. La relazione si approfondisce fino al 21 maggio 2010 giorno in cui i due si mettono insieme. La prima volta che Alessandro vede Silvia pensa dentro di sé: “Questa ragazza è fatta per me!”. In lei vede una donna fantastica. È colpito dalla sua dolcezza, dalla sua affabilità, dalla sua capacità di comprensione e di ascolto. Lui la trova capace di dare valore a un’intera esistenza.
Silvia, al contrario, non ha avuto un colpo di fulmine nei confronti di Alessandro. Però, col passare del tempo e il progressivo crescere della loro amicizia, ha capito valori importanti della propria vita come il mostrare i propri sentimenti senza temere il giudizio altrui. Alessandro le ha insegnato la bellezza dei gesti in amore accompagnati dalle parole. Con lui si sente sicura, protetta e tranquilla. La sua vita ha assunto un valore del tutto speciale.
Negli anni, ci sono persone che hanno criticato il fatto che la coppia vivesse per strada, ma loro hanno vissuto in profondità l’amore vero, fatto di dono l’uno per l’altra. Silvia, pensando alla sua relazione di amore, ha detto: “Alessandro mi ha fatto sentire bella, anche fisicamente”. Ad un certo punto della loro storia, la coppia ha scelto il matrimonio. Era il traguardo di un cammino con al centro il fatto di “volersi un sacco di bene”. Inoltre, per loro sposarsi era il modo migliore per uscire dalla precarietà della loro condizione. Alessandro, in ginocchio, ha preso l’iniziativa di chiedere la mano di Silvia, manifestando così il desiderio di una vita piena e riuscita con lei. Non è stato facile, perché non c’erano i mezzi e la loro vita era costantemente minacciata dalla precarietà.
Alessandro e Silvia sono insieme da 12 anni e da due sono sposati in comune (20 maggio 2020). Ora desiderano sposarsi in chiesa per fede, perché “le vie del Signore sono infinite”. Loro vogliono dare pienezza al loro amore. Desiderano rinnovare la promessa di matrimonio davanti a Dio e così l’amore sarà pieno. Nostro Signore ci dà la vita e può toglierla quando vuole, dobbiamo perciò fare di tutto per vivere nel suo amore, coronando il sogno di una vita comune davanti a lui.
Il desiderio più grande della coppia è vedere la felicità dell’uno e dell’altra. Questo è il nome del loro amore, e per questo si vogliono sposare. L’augurio di Alessandro e Silvia è che il frutto dell’amore sia una vita felice. Un sano orgoglio per quello che si è e volersi bene nonostante le tante difficoltà della vita. È importante non farsi influenzare dallo sguardo oscuro altrui, per seguire il proprio personale cammino senza mai abbattersi, perché c’è sempre un motivo per andare avanti, senza perdere la speranza. Per loro è importante pregare Dio e, una volta la settimana, andare in chiesa, anche per una breve sosta di silenzio.
