Amicizia, accoglienza e gioia comune
Quando un’esperienza aiuta a demolire le barriere culturali e favorire la conoscenza, diventa il primo passo verso una relazione di stima reciproca e di amicizia. Oggi, l’uomo subisce molti condizionamenti che orientano le scelte personali e sociali che struttureranno in un certo modo la società in cui vive e alla quale, inevitabilmente, si adatta, creando quasi sempre nuovi bisogni e nuove ansietà.
In queste condizioni, l’essere umano si sente indipendente e critico, ma spesso è in preda a tante paure. E quel che acuisce la nuova condizione è che non ci si accorge che quasi sempre le limitazioni non vengono dall’esterno, ma hanno un’origine endogena e costituiscono un ostacolo alla manifestazione del proprio essere. Di fronte a ciò che si considera un pericolo, tenta di allontanarsi, di isolarsi, non si protegge, anzi, si va incontro alla solitudine che non rassicura, ma rende più deboli e sempre più schiacciati dalla vita.
Esiste qualcosa cui aggrapparci per superare questa condizione?
Sicuramente Sì! Bisogna imparare a guardarci intorno, a comprendere ciò che ci circonda, dove approdare per combattere il caos e l’approdo non è lontano da noi, è prossimo. È il nostro prossimo al quale possiamo rivolgere la nostra attenzione, sforzarci di conoscerlo per far crollare i muri divisori e costruire luoghi d’incontro e ponti di amicizia per convivere nel reciproco rispetto.
È quanto ha vissuto, presso l’Oratorio parrocchiale “Don Bosco” di Gallico Superiore, un gruppo scout durante uno stage di esperienza di servizio dal 13 al 20 agosto. Accolti con entusiasmo dalla comunità gallicese, i ragazzi e le ragazze provenienti da Villafranca (VR) hanno sviluppato un ricco programma di assistenza alle persone in solitudine e incontri con operatori del settore sociale.
Molto proficue sono state le visite ai migranti ospiti della palestra Boccioni a Gallico, gli incontri con i rappresentanti dell’associazione Libera, impegnata nella lotta alle mafie, con La Casa di Benedetta, associazione sostenuta da fondazioni, volontari e cittadini, che si adopera a favore dei minori in difficoltà offrendo loro la possibilità di intraprendere un percorso di crescita con prospettive adeguate alle loro attitudini e possibilità di farli vivere in una dimensione all’insegna della solidarietà e fratellanza senza barriere pregiudiziali.
Ogni momento vissuto insieme si è rivelato un’esperienza densa di significati umani e culturali come è stato il momento della Veglia Missionaria tenutasi sulla spiaggia di Gallico che ha visto davanti alle magiche acque dello Stretto le comunità parrocchiali e i giovani scout uniti dal reciproco desiderio di accoglienza e gioia comune, come ha commentato don Nino Russo parroco di San Biagio. Ragazze e ragazzi si sono impegnati in un’animazione con video, canti, preghiere contemplative e riflessioni sulla parola.
La settimana si è conclusa con una bellissima festa, che ha visto la partecipazione della comunità durante la quale sono stati consegnati alcuni piccoli doni. Sicuramente, sono ricordi bellissimi che gli scout hanno messo nei loro zaini. “Ciò che non dimenticheranno mai - hanno detto i giovani amici di Villafranca - è la gioia di una quotidiana accoglienza sempre nuova nella condivisione dei vari impegni e dei risultati conseguiti, frutto dei carismi, talenti esternati e vissuti oltre il pregiudizio, nell’armonia e nella bellezza della conoscenza reciproca e dell’amicizia”.