Alla soglia del nuovo anno…
Alla soglia del nuovo anno, che vi auguriamo sereno e ricco di opere di misericordia e di bontà, vorremmo offrirvi discretamente quattro parole-guida per questo nuovo tempo, seguendo un’indicazione ricevuta, in analoghe circostanze una decina di anni fa. Volentieri le riprendiamo per noi, saveriani e amici dei saveriani. Sono indicazioni per una vita buona e insieme bella.
La prima è sobrietà. Dopo anni in cui ci siamo permessi molto, senza troppe restrizioni, soprattutto dopo la parentesi della pandemia, oggi corriamo il pericolo di permetterci tutto, senza nessun freno, mentre ci dobbiamo rendere conto che le risorse a disposizione di tutti non sono inesauribili. È necessario, ma è anche bene che ci limitiamo spontaneamente, prima di essere costretti dalle leggi o dalla stessa realtà.
La seconda parola è sdegno, che non è sinonimo di rabbia o ira, ma consapevolezza che attorno a noi il male è presente e sta crescendo. Pensiamo anche solo alla guerra in corso che coinvolge aggressori e aggrediti sia nei danni che nelle responsabilità. Non sentiamo anche noi qualche colpa? Non fosse altro nel non aver fatto o nel non fare quello che, nel nostro piccolo, potremmo o avremmo potuto fare?
La terza parola è solidarietà, che in soldoni vuol dire carità fraterna e condivisione, due atteggiamenti che ci aiutano ad affrontare insieme le difficoltà del momento e che sono anche consapevolezza delle cause della povertà altrui e impegno a mettervi rimedio, per quanto noi, nel nostro piccolo, possiamo fare.
Infine, la quarta parola, la speranza. Oggi più che mai c’è bisogno di alimentare la speranza, di credere cioè che abbiamo un futuro, che dobbiamo attendere e scoprire con pazienza, senza dimenticare le promesse che Gesù ci ha lasciato. Egli sicuramente le manterrà, a condizione che noi l’aspettiamo con fiducia senza lasciarci scoraggiare da quello che vediamo attorno a noi.
Sono quattro parole, facili da memorizzare, perché cominciano con la lettera S. Noi vi auguriamo di ricordarle e di declinarle con pazienza nel corso di quest’anno. Sono un cammino da percorrere non solo per noi, ma un’offerta aperta a tutti senza distinzioni di fede, razza e religione. Buon 2023!