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Intenzioni e frenate. La Commissione europea ha presentato il Green Deal europeo, tabella di marcia per rendere sostenibile l'economia dell'UE, trasformando i problemi ambientali e climatici in opportunità in tutti gli ambiti e rendendo la transizione giusta e inclusiva per tutti. L’obiettivo ambizioso è fare dell'Europa il primo continente al mondo a impatto climatico zero entro il 2050. Il Green Deal riguarda tutti i settori dell'economia. Lottare contro i cambiamenti climatici e il degrado ambientale è un impegno comune, ma non tutte le regioni e gli Stati membri si trovano allo stesso livello.
Intanto, la riunione mondiale sul clima Cop25, che si è tenuta a Madrid, si ricorderà soprattutto per le sferzate di Greta Thumberg: “Siamo in un'emergenza planetaria eppure manca una leadership politica; le delegazioni discutono del mercato del carbonio e dei risarcimenti per le catastrofi naturali, ma serve ben altro, tipo un taglio drastico e immediato alle emissioni di CO2, per cui Action now, agite subito!".

Focus Africa. In Congo RD non si contano gli attacchi dei miliziani dell’Adf/Nalu nel Nord Kivu. I massacri hanno suscitato forti proteste da parte della popolazione, che chiede all’esercito nazionale e alle forze della missione Onu di proteggerla. Il 2 dicembre i vescovi del Kivu hanno decretato la sospensione per un giorno delle attività ecclesiali per protesta.
Il Burundi si prepara alle elezioni con il presidente Nkurunziza che aumenta la stretta contro i pochi dissidenti sopravvissuti alla repressione e dopo il referendum che ha approvato la riforma costituzionale, permettendo a Nkurunziza di potersi ricandidare ancora per due mandati di sette anni.
In Camerun, nelle province anglofone, le violenze continuano. Le forze dell’ordine hanno messo in campo un sistema di repressione che sta colpendo duramente la popolazione. Le milizie indipendentiste rispondono con altrettanta durezza. Nella gente c’è paura e la tensione blocca la vita sociale ed economica delle province.

Bolivia: accordi di pace. I rappresentanti della Conferenza Episcopale Boliviana, dell’Onu e dell'Unione Europea, hanno presentato i punti dell’accordo raggiunto al termine di un dialogo durato alcune settimane. Il documento vuole contribuire al processo di costruzione della pace, concentrandosi su alcune questioni cruciali. La Presidente Jeanine Añez ha firmato la “Legge di regime eccezionale e transitorio”, che prevede le elezioni generali da cui sono esclusi Evo Morales e il suo vice Alvaro García Linera.

p.6 MSF245245 MediumFermate questa follia! Sulle isole greche è in atto una crisi umanitaria, creata dalle politiche di contenimento dell’Europa, che costringono circa 38mila persone, tra cui 12mila bambini, a una vita senza speranza. È la denuncia del nuovo presidente internazionale di Medici Senza Frontiere (MSF), dr. Christou. “I leader europei si assumano la responsabilità di fornire assistenza e protezione alle persone bloccate sulle isole greche per evitare sofferenze non necessarie. Fermate questa follia che dura da quattro anni!”. MSF e altre organizzazioni impegnate in attività di ricerca e soccorso in mare si sono rivolte alle autorità italiane per ribadire l’urgenza di ripristinare il diritto internazionale nel Mediterraneo, unico codice di condotta possibile. Inoltre, va interrotto il supporto fornito dalle autorità libiche che riportano i migranti in un Paese in guerra e l’urgenza di una drastica modifica dei decreti sicurezza, ancora in vigore.

Il Comitato per la Fratellanza Umana. Ad Abu Dhabi, negli Emirati Arabi Uniti, è nato il Comitato per l’attuazione del Documento sulla Fratellanza Umana per la pace mondiale e la convivenza comune, firmato lo scorso febbraio da papa Francesco e dal Grande Imam di Al-Azhar, Ahmed Al-Tayeb. Il Documento viene indicato come “una dichiarazione comune d’impegno a unire l’umanità e lavorare per la pace nel mondo, al fine di assicurare che le generazioni future possano vivere in un clima di rispetto reciproco e sana convivenza”.

p.6 Corrado MaffeisNuove nomine. Papa Francesco ha nominato Prefetto della Congregazione per l’Evangelizzazione dei Popoli il cardinale Luis Antonio G. Tagle, finora Arcivescovo di Manila. “La nostra missione comune, in ogni ambito, è andare e proclamare la Buona Novella, coinvolgendo sempre più i giovani e le donne: i primi conoscono il mondo digitale meglio di noi, le donne hanno una naturale predisposizione alla comunicazione interpersonale”. Tagle subentra al cardinale Fernando Filoni che ha detto: “In questi anni ho avuto modo di conoscere il volto bello delle chiese locali. Ho visto l'impegno per tradurre il vangelo nelle esigenze e necessità dei fedeli di ogni cultura e lingua…”.
Il Consiglio Episcopale Permanente ha nominato Vincenzo Corrado nuovo direttore dell'Ufficio Nazionale per le comunicazioni sociali. Prende il posto di don Ivan Maffeis che resta Sottosegretario e mantiene anche il ruolo di portavoce della Conferenza Episcopale Italiana.

L’iniziativa: #Sconfiggiamolalebbra

p.6 Aifo 2020La lebbra e tutte le malattie tropicali dimenticate esistono ancora e vanno eliminate! Con la 67ª Giornata mondiale dei malati di lebbra (domenica 26 gennaio), l’Aifo (Associazione italiana amici di Raoul Follereau) attraverso la vendita del miele solidale, raccoglie fondi per combattere la lebbra e tutte le malattie dimenticate che colpiscono gli ultimi del mondo, promuovendo cure e programmi di inclusione sociale. Oggi i malati di lebbra sono in calo, grazie a un modello sanitario e sociale vincente. Ma la lebbra esiste ancora, cosi come sono moltissime le persone affette dalle tante malattie tropicali dimenticate. Tutte hanno una causa comune, la povertà estrema, e una conseguenza comune, la disabilità e l’esclusione. È sempre più necessario aumentare il supporto e ampliare i programmi esistenti di diagnosi e trattamento. Vi aspettiamo nelle piazze!

Una storia speciale: Solidarietà libanese

“Fratello, se non hai soldi, non vergognarti e non lasciare la tua famiglia senza cibo. Prego entra pure e prendi quello che ti serve; perché Dio ha cura di te e di me”. Questo messaggio esposto dal signor Abd Bitari nella vetrina del suo negozio di alimentari a Nabatieh, nel sud del Libano (area a maggioranza sciita), è diventato il simbolo dello spirito di resilienza della popolazione libanese davanti all’emergenza politico-economica che attanaglia il Paese, espresso in innumerevoli iniziative spontanee di solidarietà concreta a vantaggio di chi soffre di più gli effetti della crisi. C’è chi offre metano per il riscaldamento. A chi non ha soldi per comprarlo, medici e avvocati garantiscono assistenza gratuita a chi ne ha più bisogno. Nascono in diverse aree del Paese i Banchi alimentari e farmaceutici che raccolgono cibo e medicine per redistribuirli alle famiglie ridotte sul lastrico. La parrocchia di San Giovanni Battista a Beirut ha inaugurato, nei pressi di una struttura ospedaliera, un “frigorifero mobile” da cui vengono distribuite derrate deperibili di prima necessità.

La voce dei missionari: Cristiani perseguitati nel mondo

p.6 cristiani perseguitati mappaLe persecuzioni contro i cristiani non smettono di aumentare. Sono quasi trecento milioni quelli che vivono in Paesi dove professare la propria fede in Cristo è pericoloso. Dopo i duri attacchi militari al fondamentalismo islamista in Medio Oriente, la violenza degli estremisti jihadisti si è spostata in Africa e in Asia meridionale ed orientale. È quanto emerge dal nuovo studio della fondazione pontificia “Aiuto alla Chiesa che Soffre” (Focus sulla persecuzione anticristiana tra il 2017 e il 2019). Questa ha analizzato le situazioni dei venti Stati che destano maggiore preoccupazione per le minoranze cristiane: Siria, Iraq, Arabia Saudita, Iran, Pakistan, India, Myanmar, Cina, Corea del Nord, Filippine e Indonesia in Asia ed Egitto, Eritrea, Sudan, Niger, Nigeria e Repubblica Centrafricana in Africa, Sri Lanka, Camerun e Burkina Faso.
Il terrorismo è semplicemente migrato in altre aree del mondo: il solo uso della violenza non risolve i problemi. Così, gli attacchi anticristiani più eclatanti dalla metà del 2017 si sono verificati in Asia meridionale e orientale. In Sri Lanka, nel giorno di Pasqua, sono state uccise 258 persone. In Africa la situazione è altamente drammatica, perché sempre più formazioni jihadiste colpiscono i cristiani in sempre più Paesi. E il prezzo lo pagano anche presbiteri e religiosi. Purtroppo, le migliorate relazioni diplomatiche tra i capi delle nazioni occidentali e i loro omologhi di regimi come quelli della Corea del Nord o della Cina non devono far pensare a miglioramenti delle condizioni dei cristiani in queste nazioni. Ai trattati di cooperazione economica non corrisponde un allentamento della persecuzione religiosa.



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