Accoglienza è attenzione e amore
L’estate quest’anno è passata in fretta, segnata dal gran caldo e dai violenti temporali che, grazie a Dio, non si sono abbattuti troppo violentemente sulla nostra casa né sul parco. In questi mesi, come già vi è stato detto nell’ultimo numero, abbiamo avuto tanti ragazzi del Grest che hanno ravvivato il nostro parco di voci giovanili e di animatori…
Poi, ci sono stati ancora dei gruppi di preghiera e riflessione, ridotti rispetto agli altri mesi dell’anno, e degli amici che sono venuti a farci visita e che hanno trascorso con noi qualche giorno. Questa, come sapete, è la nostra caratteristica: accogliere quelli che vengono da noi in cerca di silenzio, di consiglio, di preghiera e di pace, come si accoglie l’ospite invisibile, Gesù Cristo. Accogliere è un verbo impegnativo che richiede attenzione, precisione, amore.
All’accoglienza sono particolarmente dedicati alcuni confratelli: p. Luigi Zucchinelli, superiore della comunità; fratel Bruno Menici, missionario della Sierra Leone e incaricato dell’economia della Casa. Ci è stato “prestato” qualche mese, per sostituire il precedente economo, fratel Domenico Vignato. Insieme a loro collabora all’accoglienza fratel Dario Montanaro, reduce dalla missione dell’Indonesia, venuto qualche mese fa dalla Procura di Parma. A loro è affidato il compito di accogliere chi viene e di rispondere alle varie richieste. Noi continuiamo anche quest’anno in un’attività che fa vivere la nostra Casa e la rende una specie di snodo stradale tra la Brianza e il lago di Como.