A servizio della missione nel mondo
Fin dagli inizi della loro presenza a Taranto i missionari saveriani hanno offerto la loro collaborazione al centro missionario diocesano (CMD) per sostenerne le attività e dare una mano nelle diverse iniziative. Nel CMD confluiscono gli istituti missionari maschili e femminili presenti in diocesi, insieme ai laici incaricati e ai rappresentanti delle parrocchie e delle vicarie. Il tutto sotto la guida di don Ciro Santopietro.
Il programma dell'anno
L'ufficio opera secondo un programma fissato all'inizio di ogni anno pastorale. È aperto ogni lunedì pomeriggio per il servizio di accoglienza delle persone, per la necessaria corrispondenza e per tutti coloro che in qualche modo desiderano portare il loro contributo al servizio dell'opera missionaria.
I momenti formativi sono concentrati nei primi mesi dell'anno pastorale, da ottobre a febbraio; mentre nella seconda parte dell'anno, da marzo a giugno, le energie sono orientate principalmente alla preparazione e alla realizzazione degli eventi diocesani: la giornata dei missionari martiri a marzo, l'incontro-festa dei ragazzi missionari ad aprile, e la giornata delle pontificie opere missionarie a maggio. Il mese di giugno è riservato alla verifica e alla programmazione del nuovo anno. Negli ultimi due anni i momenti formativi del CMD sono stati curati dai saveriani.
Un salto all'indietro
L'anno della fede, in occasione della celebrazione del 50° del concilio Vaticano II, ci ha spinto a fare un "salto all'indietro" e un ritorno alle origini per quello che riguarda il rinnovamento dell'azione missionaria. Nel nostro cammino formativo abbiamo preso in mano e ripercorso il decreto conciliare ad gentes sull'attività missionaria della chiesa. Dopo uno sguardo panoramico, la nostra attenzione e l'approfondimento si sono concentrati particolarmente sul capitolo VI del decreto conciliare, che ha come titolo "la cooperazione".
Dopo avere letto il testo, abbiamo riflettuto sul fatto che in virtù del battesimo "tutti i fedeli devono cooperare all'apostolato missionario"; siamo passati poi a vedere la cooperazione della comunità cristiane, prendendo in considerazione prima il dovere missionario dei vescovi, passando per quello dei sacerdoti e degli istituti religiosi, per sfociare nel dovere missionario dei laici (dal n° 36 al n° 41).
Il primo servizio della chiesa
Negli ultimi cinquant'anni la riflessione della chiesa sulla missione è maturata molto. Se oggi si può affermare che tutti i cristiani sono protagonisti della missione..., la cosa non era così evidente all'apertura del concilio. È cambiata anche la "direzione" della missione: non più a senso unico da nord a sud, ma una missione che coinvolge tutte le chiese e che va in tutte le direzioni.
La riflessione e la condivisione su questo documento conciliare, unita ai documenti più recenti sulla missione, sia del papa sia dei vescovi italiani, ha risvegliato in molti la coscienza e un rinnovato slancio per il servizio dell'animazione missionaria in questo nostro tempo, anche in Italia.
Affermare che "tutta la chiesa è missionaria" in molti casi, purtroppo, ha tolto l'entusiasmo e annacquato l'impegno missionario. Riflettendo insieme abbiamo capito e riaffermato che la missione è il primo e principale servizio della chiesa al vangelo e al mondo.