Skip to main content

500 mamme in prigione a Bukavu

Condividi su

Erano in tante! Un vero plotone in marcia dalla parrocchia di Cahi, in periferia, verso il centro della città di Bukavu, fino alla prigione centrale. Si erano preparate da tempo con una raccolta di vestiti, di cibo e sapone. Provenivano dalle piccole comunità cristiane di quartiere. In questa quaresima, il 30 marzo, hanno voluto compiere un'opera di misericordia: visitare i carcerati.

Una marcia di quattro chilometri

I carcerati di Bukavu sono più di mille tra uomini adulti, una trentina di ragazzi e una ventina di mamme. "C'è di tutto", mi dice suor Anastasie, figlia della Misericordia, che da un paio di anni frequenta la prigione e ha collaborato a questo evento. "Ci sono assassini, stupratori, disertori e criminali. Alcuni sono accusati di imbrogli, altri hanno debiti che fanno fatica a restituire, altri ancora sono vittime di prepotenti signori facoltosi. E sono pochissimi quelli che hanno avuto l'aiuto di un avvocato per comporre il proprio dossier da presentare al giudice".

Le 500 mamme hanno sfilato per quattro chilometri con i loro vestiti pieni di colori. Hanno cominciato con una preghiera chiedendo a Dio la benedizione su questo evento. Madeleine ha insistito: "Solo l'amore può fermare la violenza nella nostra città; solo la misericordia può tirare fuori da un cuore violento la richiesta del perdono e l'inizio di una vita nuova!".

Pentole con chili di amore

È stato questo lo scopo della marcia delle mamme, che si sono dirette proprio in un luogo dove si concentrano male e violenza. Appena un centinaio sono entrate per la distribuzione del cibo: a turno le guardie hanno aperto le 12 celle della prigione, sei metri quadrati ciascuna, che ammassa circa 250 prigionieri.

"Li abbiamo trattati come nostri figli", esclama commossa la signora Gaudiosa, che è scesa dalla montagna di fronte alla parrocchia il giorno prima, per poter preparare fagioli e riso. "In ogni pentola abbiamo aggiunto non un pizzico, ma chili di amore per questi sfortunati di Bukavu".

Solo la misericordia salva

In verità, in questa città di 600mila abitanti, capoluogo del Sud Kivu, regione della repubblica democratica del Congo al confine con il Ruanda, in questi ultimi vent'anni a causa della guerra si sono riversate migliaia e migliaia di persone venute dalle altre parti della regione, dove ci sono ancora episodi di violenza per opera dei guerriglieri locali. Tanti fanno fatica a trovare un lavoro e la fame è sempre una cattiva consigliera, che spinge al furto e a rapine anche a mano armata.

"Ormai li conosco per nome - dice suor Anastasie - almeno i cattolici che vengono a Messa la domenica. Posso assicurare che ci sono state delle vere trasformazioni nei cuori di questa gente... ...



Scarica questa edizione in formato PDF

Dimensione 2513.77 KB

Gentile lettore,
Continueremo a fare tutto per portarvi sempre notizie d'attualità, testimonianze e riflessioni dalle nostre missioni.
Grazie per sostenere il nostro Giornale.


Altri articoli

Edizione di Ottobre 2006

Una famiglia aperta

Angela Bertelli a Venezia Ricordate Federica Zanardo e Cristiano Cosma? Abbiamo parlato di loro a marzo 2005. A fine dicembre del 2004, infatti, i...
Edizione di Maggio 2014

Tavernerio: Sono venuti a trovarci…

Qui a Tavernerio... Un gruppo di “laici saveriani” hanno scelto il centro di spiritualità missionaria di Tavernerio per celebrare il loro incontro ...
Edizione di Giugno/Luglio 2017

Tempo, ascolto, creatività

SUD/NORD NOTIZIE Crisi di… sempre Burundi: oltre 400mila rifugiati. Sono oltre 400mila i burundesi sfollati nei Paesi vicini negli ultimi due an...
Logo saveriani
Sito in costruzione

Portale Unico dei Saveriani in Italia

Stiamo finalizando la nuova versione del portale

Saremmo online questa estate!

Ti aspettiamo...

Versione precedente del sito