Sono arrivato a Brescia la prima volta il 2 gennaio 1994. Raggiungere via Piamarta 9 è stato rocambolesco. Al casello chiedo indicazioni. “Dopo la rotonda prenda via Cremona e sulla destra trova Piamarta”. Arrivo lì, ma di saveriani neanche l’ombra. Sono già le 13, la chiesa è chiusa e in strada non c’è nessuno. Vedo un gruppetto di ragazzi, mi avvicino e chiedo; nessuno sa. Finché uno esplode: “Io lo so, sono stato lì per il ritiro della cresima; è vicino ai Musei nel Centro storico…”.
Da via Cremona a via Piamarta, nel labirinto del Centro storico, non è stato facile. Dopo un’oretta di ricerca ansiosa, finalmente arrivo ed entro nel grande portone.
Una bella squadra al lavoro!
Tornato dal Bangladesh, il superiore generale mi fa due proposte: “Giustizia e pace a livello mondiale, oppure a Brescia per Missione Oggi”. Non ho dubbi, e dichiaro: “Giustizia e pace!”. Il giorno dopo mi dice: “Va’ a Brescia, che p. Meo Elia ti aspetta”. Accidenti!
Faccio conoscenza con i confratelli e il loro lavoro: p. Fabrizio è il rettore della comunità; p. Meo, a Missione Oggi; p. Domenico al Cem; p. Ettore a Missionari Saveriani; p. Gianni alla Libreria; p. Aldo a Videomission; e poi, il decano p. Romano, lo storico p. Giuseppe, l’economo p. Pettenuzzo… Una bella squadra al lavoro!
Io, collocato in un angolo nel grande ufficio di MO, usavo il computer… una cosa rara a quel tempo. Ricordo una mattina, p. Meo ha fatto irruzione gridando: “Butta via quell’attrezzo che è solo un perditempo! Questi devi usare per lavorare bene!”, e mi sbatte sul tavolo una biro e un block-notes. Lui così faceva nel 1994: scriveva su carta, passava i fogli a una segretaria che dattiloscriveva gli appunti… roba d’altri tempi!
La gioia resti sempre alta
Pian piano, ho cercato di capire il nuovo lavoro, di comprendere la situazione italiana e bresciana, a livello sociale ed ecclesiale, di allargare i miei orizzonti oltre il Bangladesh e l’Asia, con cui avevo più confidenza, di conoscere soprattutto tante persone a me sconosciute… Un lavoro faticoso, certo, ma ricco di novità e sorprese. Ventidue anni vissuti a Brescia sono una porzione importante e interessante della mia povera vita.
Prima di tutto, dico che mi sono trovato molto bene con voi tutti: confratelli, collaboratori, volontari, amiche e amici innumerevoli, compagni di cammino, lotta e testimonianza di visioni e di sogni.
Secondo, chiedo tutta la vostra comprensione per i tanti limiti ed errori. In questi ultimi tempi, difficili per tutti, non ho potuto rinunciare a “battermi” con tutte le poche capacità che mi rimangono, per il Centro Saveriano di Animazione Missionaria, in via Piamarta 9.
Nonostante tutto, la gioia resti sempre alta: in me e in voi, perché la missione continui senza rimpianti.
