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Invece di cominciare solo con “carissimi”, come sarebbe bello aggiungere i vostri nomi! Con p. Alberto Panichella e Marta (missionaria saveriana laica della Spagna), ci siamo detti che il Signore continua a chiamarci per nome per farsi riconoscere.

La pandemia s’è diffusa dappertutto, anche nella triplice frontiera (Brasile-Colombia-Perù) e nella nostra diocesi dell’Alto Solimões. Il nostro vescovo mons. Adolfo, esperto in statistiche, ha riscontrato che, con le dovute proporzioni, in diocesi, la percentuale dei contagi per coronavirus supera quella della Spagna!
Prima delle restrizioni, la giornata era dedicata alle attività in parrocchia, alle visite quotidiane agli ammalati e, due volte la settimana, ai detenuti. Adesso non si può più e ci dispiace. La missione è, come quella di tutti, restare in casa... Dedichiamo un’ora quotidiana al vangelo del giorno: lo ascoltiamo, condividiamo pensieri, sentimenti e preghiamo.

Sono state sospese le attività pastorali, celebrazioni comprese. Ci siamo detti che l’isolamento sociale è un dovere di solidarietà, ma quando in casa (un’unica stanza) vive più di una famiglia, non è facile rispettare il “restate in casa”.
La parrocchia di Atalaia do Norte si estende lungo la Valle del Javari, con circa 18mila abitanti di cui un terzo è indigeno, di sei etnie diverse. Occupano le terre lungo il fiume omonimo e dei suoi affluenti. Appena arrivato l’allarme del coronavirus, gli indios presenti in città (un migliaio), soprattutto studenti, sono ritornati in fretta ai loro villaggi per evitare il contagio.

Avrete visto le immagini delle grandi città del Brasile, come Manaus, con le file di malati gravi in attesa di ricovero. Sono insufficienti le strutture ospedaliere e sono stracarichi di lavoro medici, infermieri… e tutti i funzionari. È reale il rischio del collasso della salute pubblica. Il Comune, le chiese evangeliche, quella cattolica con la Caritas parrocchiale, cercano di aiutare le famiglie più bisognose con ceste basiche. Il governo, oltre alla “borsa famiglia” (aiuto stanziato fin dai tempi del Presidente Lula), ha disposto, per quattro mesi, un sussidio (120 euro mensili) per persone con salario mensile uguale o inferiore ai 240 euro.
I notiziari televisivi comunicano anche i gesti solidali di alcune grandi aziende, ma lo spazio è dedicato soprattutto al numero dei decessi sempre crescente, in quel clima di dolore, perplessità, sospetto, paura, panico.

Mi sono accorto di aver raccontato un po’ della nostra vita in Amazzonia così simile alla vostra: siamo davvero nella stessa barca, sballottata dalle calamità, dove c’è anche il Signore che soffre con noi.
A maggio, molte famiglie di Atalaia do Norte hanno allestito l’altarino in casa con la Bibbia, il Crocifisso, l’immagine della Madonna, i fiori e la candela accesa. Un gruppo di persone mi ha invitato a partecipare al rosario continuo, ogni venerdi. Il mio orario era dalle 20,30 alle 21,30. Ho accettato aggiungendovi mezz’ora.



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