Carissime amiche e amici di noi Saveriani, per la prima volta è un mezzo inusuale quello che stiamo usando, per farvi avere notizie dirette della nostra comunità attraverso il nostro sito internet.
Per chi non usa Internet, spero i vostri figli o nipoti stampino queste notizie.
Noi padri a Cagliari (Padre Pinuccio Ibba, Padre Paolo Maran, Padre Antonio Senno, padre Ezio Meloni, Padre Sergio Cambiganu e Padre Gianni Zampini) stiamo bene e con i soliti acciacchi di stagione: raffreddori e tosse… ma niente di più.
Anche a noi padri è costato molto rimanere in casa: mettere in “carcere” volontario un missionario che ha il fuoco di parlare di Gesù alla gente non è stato semplice. Ci siamo allenati a parlare con GESU’ e presentare a LUI i sacrifici dei medici, infermieri e volontari tutti che con abnegazione hanno lavorato ore e ore senza sosta.
Il personale che collabora con noi è rimasto a casa per la “Quarantena” e così abbiamo cucinato, tenuta pulita la casa, abbiamo letto e pregato.
Impotenti e frastornati abbiamo seguito le notizie dei nostri fratelli-padri di Parma che morivano nella nostra Casa Madre, quasi uno al giorno: in 20 giorni ne abbiamo persi 17, considerando anche un confratello di Desio e uno di Alzano Lombardo.
Tra loro fratel Gino Masseroni, fratel Guglielmo Saderi, fratel Giuseppe Scintu e padre Stefano Coronese che hanno lavorato anni e anni a Macomer o a Cagliari. Pensate com’ è strano il disegno misterioso di Dio: missionari che nelle varie missioni hanno superato malarie, paludismi, vaiolo, ebola, guerre civili, Dio li chiama a sé in un paese sviluppato dove la sanità pubblica è la migliore del mondo ed è considerata un vanto e un gioiello italiano.
Il mese di Marzo per noi in Sardegna è il mese in cui eravamo presenti in tanti paesi per le 40 ore: tutto è stato annullato. Nessuna uscita nei paesi per confessare o predicare, visitare gli ammalati o celebrare la Santa Messa.
Insieme nella nostra cappella, che tanti di voi conoscono, celebriamo la Santa Messa alle 10:00 di ogni giorno e naturalmente siete tutte e tutti nelle nostre preghiere al Signore.
Nessuno viene a suonare il campanello e a trovarci durante il giorno. Conversiamo in cortile con i 10 ragazzi extracomunitari che ogni notte trovano ospitalità nella nostra casa. Comunichiamo esternamente attraverso il telefono o il cellulare.
Ci siamo sentiti uniti con tutti voi soprattutto nella recita del Padre Nostro a mezzogiorno, nella recita del Rosario con tutti i cristiani in Italia svoltosi il 25 di marzo e nell’ora di Adorazione con la benedizione “ALLA CITTA’ E AL MONDO” (Urbi et Orbi) sulla piazza vuota di San Pietro del 27 Marzo.
Ricordiamoci vicendevolmente nelle nostre preghiere.
Siete nel nostro cuore.