Skip to main content

DAL LORO PAESE...CON AMORE...E NOSTALGIA

Condividi su

Il mondo non è poi così lontano come sembra. Quando meno ce lo aspettiamo, bussa alla nostra porta e chiede di entrare. Non importa chi è là fuori. E’ sempre mio fratello, mia sorella che chiede un posto. E qui viene spontanea la canzone “Aggiungi un posto a tavola, che c’è un amico in più…”.

Anche nella parrocchia di Zelarino, qualcuno è venuto, è stato accolto con simpatia.

Li abbiamo incontrati venerdì sera 22 febbraio 2019, durante la tradizionale settimana di animazione missionaria, animata dai Missionari Saveriani.

L’incontro è stato organizzato dal Gruppo Missionario e dalla Caritas parrocchiale. Insieme ad alcuni animatori della Caritas Diocesana di Venezia, c’erano due famiglie curdo-irakene e curdo-marocchine, ospitati nella parrocchia. La responsabile della Caritas parrocchiale ha introdotto l’incontro dicendo che è importante condividere la missionarietà oggi nel nostro territorio attraverso l’accoglienza.

E quindi è importante costruire insieme esperienze per vivere in pratica i valori umani e cristiani.

E’ stato poi il momento dei volontari che seguono gli immigrati in Diocesi. Martina ci ha fatto una breve sintesi del problema migratorio. Daniele ci ha ricordato che le prime tracce dell’uomo sono presenti in Africa, la Lucy, le cui tracce risalgono a 3,2 milioni di anni fa, scoperta il 24 novembre del 1974 in Etiopia.

Tutte le nostre vite così sono legate ed è quindi importante confrontarci.

Yared, giovane dell’Eritrea, i cui genitori sono nati in Etiopia, ha dovuto lasciare il suo paese. Aveva fatto il servizio militare obbligatorio. Poi è cominciata la guerra tra le due nazioni. Non potendo accedere agli studi, ha deciso di andarsene ed è arrivato in Italia. Ha imparato benissimo l’italiano e ora fa il mediatore culturale. Martina interviene spiegando alcune cose sulla migrazione e su quello che ora sta succedendo con il nuovo Decreto sicurezza, emanato dal governo. Infine Denis, ci ha presentato le due rotte, attraverso le quali i migranti vengono in Italia. Via mare, (soprattutto dall’Africa) con centro a Lampedusa, dove la comunità locale ha fatto molto nell’accoglienza. E quella via terra, la rotta balcanica, che approda a Gorizia (da dove vengono tutti quelli dall’Asia).

E’ stato bello ascoltare la famiglia curdo-irakena che ci ha raccontato il lungo viaggio di 3 anni che li ha portati a percorrere molti paesi d’Europa (sia a piedi che su una barca) per approdare in Italia). Vedendo le persone in carne e ossa raccontare le loro storie, si capisce meglio quello che hanno vissuto per lasciare con tristezza il loro paese per cercare una vita migliore. Ora con il nuovo Decreto Sicurezza, ci è stato ricordato che anche chi ha un contratto di lavoro, una casa in affitto… ha dei problemi a cui qualcuno dovrebbe dare delle risposte da persona a persona e non lasciarsi trascinare in un disprezzo crescente.

Sono delle persone come noi e non dei numeri o cose che danno fastidio, ma che interrogano la nostra coscienza di uomini, di cristiani e di cittadini del mondo.

Concludendo, il brano di Mosè che incontra Dio nel roveto ardente, ci ha aiutato a capire (spesso lo dice papa Francesco) che l’uomo è il luogo sacro della presenza di Dio e merita rispetto profondo, perché è immagine di Dio. Prima di lasciarci, abbiamo gustato con interesse i cibi, preparati da questi nostri nuovi amici: buoni e gustosi.

Anche questo è un modo concreto per volersi bene.



Logo saveriani
Sito in costruzione

Portale Unico dei Saveriani in Italia

Stiamo finalizando la nuova versione del portale

Saremmo online questa estate!

Ti aspettiamo...

Versione precedente del sito