DOSSIER DELLA RIVISTA "MISSIONEOGGI" MARZO – APRILE 2020
CRISI ECOLOGICA ED ECONOMIA CIRCOLARE - A cura di Marino Ruzzenenti.
Lo scorso anno l’irrompere sulla scena mondiale di Greta Thunberg e del movimento Fridays For Future ha riproposto all’attenzione di tutti gli abitanti del pianeta il tema della crisi ecologica.
I media l’hanno poi rilanciato con un martellamento quotidiano fatto di denunce e di esempi virtuosi di soluzioni a portata di mano. I milioni di giovani che hanno riempito le piazze e che ci hanno tanto emozionato per il loro genuino entusiasmo potrebbero sentirsi più che soddisfatti di questi risultati. Ma il loro cammino è solo all’inizio e l’impresa di una conversione ecologica della società umana è molto impegnativa.
Ci permettiamo, dunque, di offrire questi contributi da intendersi come possibili strumenti di lavoro per attrezzarsi al meglio in questa impresa.
Utile ci sembra ripartire dalla “primavera ecologica” di mezzo secolo fa, quando scienziati e ricercatori avveduti resero evidenti all’umanità distratta la profondità della sofferenza ambientale e la necessità di porvi rimedio per tutelare la vita delle generazioni future. Ora è di gran moda l’idea dell’economia circolare spesso presentata come la soluzione del problema. Ne analizziamo, quindi, criticamente le possibili applicazioni, considerando alcuni casi esemplari, la questione della fuoriuscita dai fossili, la gestione dei rifiuti e di un bene simbolo della contemporaneità, l’automobile quando viene rottamata. Il tutto con una cornice di riflessioni che cercano di andare in profondità: il messaggio delle recenti encicliche di papa Francesco e l’interrogativo se l’attuale società capitalistica di mercato sia davvero in grado di riconciliarsi con la natura.