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Testimoni e Profeti: padre Alex Brai a Salerno

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L'ottobre missionario a Salerno ha visto l'eccezionale partecipazione di P. AlessandroBrai, di passaggio in città, dopo aver partecipato alla Conferenza dei Superiori Maggiori indetta dalla congregazione saveriana che ha richiesto il suo occasionale rientro in Italia. Sono state organizzate due serate di testimonianza missionaria, presso la casa Saveriana, nei giorni di Sabato 23 e Domenica 24 Ottobre, che hanno visto la partecipazione complessiva di 150 persone, desiderose di ritrovare un amico da tempo lontano e di conoscere l'evoluzione della Missione Saveriana in Thailandia.

Il grande salone ed il cortile dell'istituto hanno nuovamente preso vita: voci gioiose, schermate dalle mascherine, rievocavano i ricordi dei tempi pre-covid e auspicavano nuove possibilità di ritrovo. Le serate, introdotte da Antonio Bonifacio, membro del Laicato Saveriano, sono state caratterizzate da due brevi saluti; Padre Rosario Giannattasio, nuovo rettore in Salerno, ha tenuto il suo discorso di insediamento, mentre Padre Mario Gallia, rettore uscente, ha fatto il suo saluto agli amici dei Saveriani, invitando a continuare il cammino sulla strada che il Signore traccia per noi.

Padre Alex ha iniziato la sua testimonianza partendo dalla parola più in voga in questo periodo, pronunciata dalla bocca di tutti, grandi e piccini: paura. L'umanità oggi vive nella paura della pandemia e dei suoi effetti, ma esistono persone che la esorcizzano con azioni quotidiane che, in questo tempo di difficoltà, hanno fatto sentire la loro presenza accanto a coloro che avevano più bisogno. Esiste un'umanità che si nutre di altre parole, che vuole dire a gran voce: speranza, pace, accoglienza, fratellanza, serenità, amore, verità, ascolto, natura, fiducia, gioia, altruismo, responsabilità, consapevolezza, condivisione, testimonianza, giustizia, empatia, famiglia, comprensione, sincerità, solidarietà. C'è un'umanità che incarna nel quotidiano tutte queste parole: quello di cui il mondo ha bisogno, già esiste, qui in Italia come in terra Thailandese e in qualunque altra parte del mondo. Tutti dobbiamo essere portatori di Speranza, Testimoni e Profeti. Con una carrellata fotografica, P. Alex ha mostrato i volti dei confratelli che lo affiancano nella missione in Thailandia e ha delineato lo stile di questa esperienza per la quale si è costituita una comunità "inserita, mista ed estesa" , dedita ad un progetto non solo Saveriano, ma anche a nome della diocesi locale ed in collaborazione con altre congregazioni. Lo stile dell'esperienza Thailandese è sobrio, fatto di vita comunitaria anche con diversi giovani laici, coi quali si promuove la dimensione missionaria nelle molteplici realtà in cui sono parte.

Dopo il Covid, p. Alex e i suoi confratelli intendono ripartire con nuova grinta ed entusiasmo, ritornando a testimoniare la fede tra la gente delle baraccopoli di Bangkok e delle aree rurali del nord, al confine col Myanmar.

Per noi che siamo qui attivi in Italia, l'animazione missionaria nei contesti che viviamo nel quotidiano rappresenta la modalità giusta per condividere e sostenere l'esperienza Thailandese, da accompagnare anche col sostegno economico che, in questo momento verrà destinato interamente al progetto coordinato da p. Alessio Crippa, per l'accoglienza e l'accompagnamento dei bambini.

P. Alex è stato accompagnato a Salerno da due giovani laici, Federico & Federico, di Vicenza, educatori dei giovanissimi nella realtà Saveriana e diocesana locale che portato allegria e simpatia.

I Salernitani tutti ringraziano p. Alex per la sua visita, sempre carica di ardore missionario. 



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