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La comunità della parrocchia di San Leonardo ha partecipato al secondo incontro in relazione al Festival della Missione, come tema "VIVERE PER DONO". I Missionari Saveriani di Salerno, con impegno e dedizione continuano il loro cammino di accompagnamento e di formazione del territorio alla sensibilità missionaria. Questo secondo incontro si è focalizzato sulla parola “Vivere” manifestatosi con la testimonianza di una vita concreta nelle periferie del mondo non lontani da noi.

Dopo una breve presentazione e introduzione, la serata ha dato inizio con il canto "Con Gioia veniamo a Te" e la lettura del brano del Vangelo di Luca 12, 22-31. Di seguito è stato invitato Fratello Enrico, uno dei fratelli della Sale che vive nella comunità di Scampia da quasi sedici anni, a condividere il suo “Vivere la missione” in quello territorio. I suoi piedi camminano su quella terra, “Terra Santa”, le sue mani sono rivolte ad accogliere e invitare il fratello a lui affidato, in una Scampia dove c'è già passato Gesù, e dove "l'oltre" è sconosciuto. Una terra dove ogni vita è simile a quella di un altro, dove ogni pianto ha lo stesso dolore, dove ogni attesa ha la stessa Speranza. Non esiste un "oltre" quasi impossibile che esista. Fratello Enrico, partendo dai sensi, ci ha raccontato come vive e ama la terra di Scampia.

Le Orecchie per dare Ascolto alle parole di tante mamme, degli adolescenti, dei bambini, degli spacciatori, degli uomini segnati, e vivere indistintamente con loro la missione affidata.

Il Naso per sentire l'Odore di ogni cosa, forte persistente viverlo insieme e in ogni caso, respirare la stessa aria, quell'odore che permane nelle narici. Il naso viene usato spesso per intuire la qualità della vicinanza. Strano, però l’amore gratuito e disinteressato si sente dal naso.

La Bocca per gustare i sapori di un pasto con chi invita ad assaggiare, a condividere un momento familiare in semplicità ed accoglienza, come a dire siamo nella stessa barca. La gente manifesta un’accoglienza calorosa, spiazzante!

Gli Occhi per vedere a testa alta gli sguardi e le emozioni che trasmettono, leggere ciò che ti chiedono o che vorrebbero. Accorgersi dei colori degli occhi dell’altro permette di leggere lo sguardo splendente di quelli occhi. Spesso i ragazzi e la gente non desiderano niente altro che lo sguardo tenero che dà senso a vivere. È ciò che cerchiamo con fatica a manifestare: “Devi continuare a Sognare!”

Nel concludere il Fratello Enrico, invita a leggere il paragrafo n.135 in «Gaudete et Exsultate», “Dio è sempre novità, che ci spinge continuamente a ripartire e a cambiare posto per andare oltre il conosciuto, verso le periferie e le frontiere. Ci conduce là dove si trova l’umanità più ferita e dove gli esseri umani, al di sotto dell’apparenza della superficialità e del conformismo, continuano a cercare la risposta alla domanda sul senso della vita. Dio non ha paura! Non ha paura! Va sempre al di là dei nostri schemi e non teme le periferie. Egli stesso si è fatto periferia (cfr Fil 2,6-8; Gv 1,14). Per questo, se oseremo andare nelle periferie, là lo troveremo: Lui sarà già lì. Gesù ci precede nel cuore di quel fratello, nella sua carne ferita, nella sua vita oppressa, nella sua anima ottenebrata. Lui è già lì.”

Infine, Enrico ci ricorda che Gesù è ovunque, nelle periferie più estreme, buie, abbandonate, lì c'è Dio, che attende chi lo segua con coraggio e senza paura, perché ci dice Gesù che: "La vita vale più del cibo e il corpo più del vestito". Inoltre, invita la comunità di San Leonardo ad aprire gli occhi e camminare nel proprio territorio per scoprire le periferie esistenti, è lì che siete chiamati e chiamate ad essere missionari, ad accogliere e ad ascoltare, con un cuore senza frontiere e con i tuoi sensi "Vivi Per Dono!



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