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Caro ministro...liberi di partire, liberi di restare

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Salerno, 20/07/2018 - Carissimo ministro,

a scrivere questa lettera è un gruppo di ragazzi di Salerno che sta partecipando ad un campo di formazione incentrato sul tema della “MOBILITA’ UMANA” dal titolo: “Liberi di partire, liberi di restare”.

In questo tempo trascorso insieme, siamo stati a contatto con persone straniere ed abbiamo avuto la fortuna di ascoltare la testimonianza di tre ragazzi poco più grandi di noi che hanno vissuto sulla propria pelle il viaggio in mare ed ora vivono in Italia. Durante il viaggio hanno fatto soste in Libia dove sono stati trattati come schiavi presso prigioni private a causa della loro scarsa disponibilità economica.

Ma perché partire? Perché rischiare la vita? Perché abbandonare la propria casa, la propria famiglia?

Perché ciò che muove l’essere umano sono i sogni. E i sogni che muovono le persone di tutto il mondo sono gli stessi di noi ragazzi Italiani: diventare cantanti , rapper, psicologi,… ma soprattutto essere felici!

Esperienze come queste ci invitano a non seguire scelte politiche che lei ci propone quotidianamente, a non riconoscere il migrante come un problema, ma come una risorsa perché a nostro dire nessuno può essere costretto a restare in un posto dove non può vivere una vita dignitosa o dove c’è violenza.

Noi tutti abbiamo diritto di muoverci perché la terra è di tutti, non solo di alcuni quindi l’Italia non è di Salvini.

Il gruppo missionario (12-17 anni)

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