Novità: "Mwira Wani", Libro sulla vita di p. Gino Foschi
Ecco il nuovo libro sulla vita di p. Gino Foschi, missionario saveriano in Congo RD: "Mwira Wani (Amico Mio)"
- Autore: Pierantonio Zavatti.
- Prefazione: Erio Castellucci
- Regina Pacis - Forlì, 2017.
"Il volume, curato sia dal punto di vista linguistico sia da quello documentario, intreccia sapientemente la storia di padre Gino con vicende importanti della storia italiana e mondiale degli ultimi 75 anni... In un tempo di 'passioni tristi', abbiamo bisogno di 'passioni gioiose', dell'esempio cioè di qualcuno che rilanci gli ideali grandi, per i quali vale la pena spendere la vita."
+ Erio Castellucci, Archivescovo di Modena-Nonantola.
Da: "DG Informa", Missionari Saveriani Roma - In Breve:
Gino Foschi nacque a Forlì (Italia) il 3 febbraio 1944.
Una vocazione adulta cresciuta nella comunità cristiana della parrocchia San Biagio – Salesiani – di Forlì, in una famiglia profondamente cristiana. Qualche tempo prima di entrare tra i Saveriani P. Gino scriveva: “A casa i miei sanno che ho certe idee per la testa e sono contenti e desiderano che faccia una scelta serena e calma…” (5.9.64).
“Ho visto – si legge nella presentazione del suo parroco (7.10.64) – il fanciullo cattolico, il chierichetto buono e pio. L’aspirante, il giovane cattolico e il delegato aspiranti sempre ardente e attivo. Ho sempre visto nel giovane Foschi il sacerdote come anche lo sognava l’ottimo suo babbo” che nella stessa circostanza assicurava il Superiore dell’Istituto di Desio: ”Mentre do il mio assenso insieme a quello della mia famiglia intera, prego il Signore a volerlo condurre alla realizzazione del suo divino ideale” (7.10.64). E la mamma non era da meno, come testimoniò P. Gino: “Ho ringraziato e ringrazio il Signore per mia mamma. Nella sua semplicità di vita è stata per me un buon segno della misericordia, premura e bontà di Dio” (18.5.2006).
Nel 1963 P. Gino concludeva gli studi Medi Superiori con il Diploma di Perito Industriale per le industrie alimentari; era pronto per il mondo del lavoro. Invece l’anno successivo (28.11.64) entrò tra i Saveriani nella comunità per le vocazioni adulte di Desio dove frequentò il biennio filosofico.
Il 2.10.66 passò al Noviziato a Nizza Monferrato e il 15.9.67 emise la Prima Professione. Così presentato dal P. Maestro: “Intelligenza normale, ottimo criterio pratico, buon senso di misura, di prudenza, di equilibrio in tutto. Volontà buona, costante, pieghevole, docile, generosa. È un buon giovane. Ha cuore delicato, premuroso, aperto alla compassione. Animo gentile, leale, semplice, facile ad affarsi con gli altri, sereno. Ha buona pietà, spirito di fede. Obbedisce senza difficoltà ai superiori e sa conformarsi alle regole” (22.8.67)
...Studiò Teologia a Parma (...) e fu ordinato presbitero il 26.9.1971 a Parma. Così lo presentò il suo formatore: “Non saprei che dire eccetto che ammirare la sua bontà sotto ogni punto di vista, che si specifica in umiltà, sacrificio, abnegazione: rare virtù diebus nostris” (28.4.71).
Dopo l’ordinazione fu impegnato nella formazione in Italia nella comunità di Cremona (72-78).
Nel 1978 fu destinato alla Repubblica Democratica del Congo che raggiunse dopo un anno di Francese a Parigi (78-79).
Eccetto un biennio di attività formativa (94-96), lavorò nella pastorale parrocchiale: Walungu (80-90), Kaniola (90-93), Bukavu-Cahi (96-03). Con lo sguardo sempre al traguardo: vivere la propria fede nella preghiera, nell’ascolto della Parola di Dio, nella carità. Prestando ascolto alle necessità delle persone sperdute nei villaggi ancora sconosciuti della fitta foresta equatoriale del Congo: “Padre, aiutaci a costruire pure nel nostro villaggio una comunità di preghiera per assicurarci la vicinanza a Dio. Aiutaci con la scuola così che i nostri ragazzi sappiano leggere e scrivere come gli altri. Aiutaci a vincere le malattie che ci assalgono… Quanto lavoro c’è ancora da fare. «La messe è molta, ma gli operai sono pochi. Pregate il Signore della messe»” (MS ott. 89).
Nel 2003 fu richiamato in Italia per la Direzione Spirituale nella Studentato Teologico di Parma.
Dal 2013 era in cura in Casa Madre dove, dopo lunga malattia, morì il 2 luglio 2016.
“Se n’è andato alla sua maniera – ha scritto P. Luigi Lo Stocco – quella umile e nascosta che ha segnato tutta la sua vita di uomo di Dio tutto d’un pezzo, di confratello attento e paziente, di missionario umile e onesto, con la preghiera sulle labbra … sempre buono con tutti, paziente nell’ascolto, pronto a dare il suo consiglio, seminando sempre fiducia con la sua profonda semplicità”.
- Festa del sacerdozio con la partecipazione di tutti i preti di Regina Pacis, Forlì.
- P. Gino Foschi, primo a sinistra.