Dal 13 al 31 maggio si terrà ad Aparecida, in Brasile, la V Conferenza generale dell'episcopato latinoamericano, che avrà come tema "Discepoli e missionari di Gesù Cristo perché in Lui i nostri popoli abbiano vita". Sarà Benedetto XVI a inaugurare i lavori, cui parteciperanno i presidenti e 176 vescovi delegati delle 22 Conferenze episcopali dell'America latina e dei Caraibi, compresi invitati da quelle di Stati Uniti, Canada, Spagna e Portogallo, 24 preti, 23 religiose e religiosi, 17 laici e laiche e 6 rappresentanti delle altre Chiese cristiane.
Le precedenti conferenze (Rio de Janeiro nel 1955, Medellín nel 1968, Puebla nel 1979 e Santo Domingo nel 1992) hanno rappresentato, specie dopo il Concilio Vaticano II, vere pietre miliari nel cammino della Chiesa nel continente. Basti pensare alle tre opzioni compiute a Medellín - per i poveri, per la liberazione integrale e per le comunità ecclesiali di base - divenute una sorta di carta d'identità della Chiesa latinoamericana. Il tutto, naturalmente, non senza controversie e conflitti, sperimentazioni audaci e ripiegamenti difensivi, testimonianze radicali e chiusure ottuse, ecc.
In questo dossier:
Joao Batista Libanio indica le sfide che l'attuale momento storico pone alla Chiesa latinoamericana, Agenor Brighenti approfondisce i temi del discepolato e della missione, mentre Jesus Tapuerca e Carmiña Navia Velasco richiamano due argomenti oggi di grande attualità per le comunità cristiane del continente: il rapporto con le culture e il ruolo della donna.
