Lottare per la pace oggi
Vittorio dava fastidio. E molto. La sua presenza a Gaza era una testimonianza scomoda. Durante l’operazione “Piombo fuso” era l’unico italiano rimasto, uno dei pochissimi internazionali.
È trascorso ormai più di un mese. Ma ancora fatico a scrivere. La notte tra il 14 e il 15 aprile, Vittorio Arrigoni veniva sequestrato e barbaramente ucciso da un gruppo fino a quel momento sconosciuto. Pare si trattasse di una piccola formazione salafita, anche se alcuni avanzano dubbi sulla versione ufficiale.
I funerali di Vittorio – Vik, per gli amici – si sono tenuti il giorno di Pasqua, con un permesso speciale accordato dalle autorità religiose. Non era credente, il mio amico Vik, ma la sua vita è stata tutta una testimonianza di fede. Fede nell’uomo, fede nella pace, fede nella possibilità d...
Articolo disponibile solo agli abbonati. Se hai già un abbonamento accedi con le tue credenziali oppure clicca sul pulsante rosso per attivare un nuovo abbonamento.
Per scaricare la rivista accedi con le tue credenziali d'accesso o abbonati.