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La soglia, un concetto intrigante

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SULLA SOGLIA Per il postmoderno, i giudizi sulla realtà e sulle vicende umane non possono rimanere rinchiusi all’interno di sterili e violente espressioni bipolari (giusto o sbagliato, vero o falso, bello o ripugnante, sacro o profano), ma devono posizionarsi su quella zona chiaro-scurale in cui i contorni delle parole sono sempre insicuri e labili, devono nascere su quel confine liminale in cui ogni “dire” deve richiamare anche il “nondetto”, in cui ogni dir-si è aperto ed esposto ai giochi infiniti dell’interpretazione. Questa zona chiaro-scurale richiama il luogo paradossale della soglia, cioè di quella quasi invisibile e arbitraria superficie che allo stesso tempo separa e unisce, distingue e accomuna, delimita eppure ricongiunge a sé l’esterno e l’interno, il nuovo e il vecchio, ...

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