Skip to main content
Condividi su

Le azioni femminili sono state liquidate fin dai primi giorni successivi alla Liberazione come un lavoro di “staffette”: semplici postine dei maschi in armi, complemento minore e certo non decisivo dello scontro giocato sul terreno principalmente militare. Tutt’al più è stato considerato degno di qualche menzione il lavoro di cura e una parte della logistica a favore delle formazioni armate di montagna. E anche quest’ultimo, considerato diversamente se a compierlo era stato chiamato un uomo. Molte partigiane, nonostante avessero compiuto innumerevoli volte azioni ad alto rischio, alla fine della guerra non hanno avuto alcun riconoscimento ufficiale. UNA PRESENZA SCOMODA In diverse città - a partire da Torino - non è stato permesso loro nemmeno di sfilare in occasione dei festeggi...

Articolo disponibile solo agli abbonati. Se hai già un abbonamento accedi con le tue credenziali oppure clicca sul pulsante rosso per attivare un nuovo abbonamento.


Per scaricare la rivista accedi con le tue credenziali d'accesso o abbonati.

Logo saveriani
Sito in costruzione

Portale Unico dei Saveriani in Italia

Stiamo finalizando la nuova versione del portale

Saremmo online questa estate!

Ti aspettiamo...

Versione precedente del sito