Raccontava qualche mese fa padre Meo Elia, già direttore di “Missione Oggi” e attualmente in servizio nello Stato brasiliano del Pará: “La situazione dell’Amazzonia è in grande mutamento: dopo la massiccia deforestazione degli anni scorsi, finalizzata a favorire l’allevamento di bestiame da carne, oggi la priorità sembra essere data allo sfruttamento minerario; ciò comporta un’ulteriore devastazione ambientale e un massiccio spostamento di popolazione dall’interno del paese, con conseguenti sfide sul piano pastorale, in particolare col passaggio da quella tipicamente rurale a quella urbana”.
Dall’esigenza di approfondire tali cambiamenti nasce questo dossier, che esce in concomitanza con la mostra “Amazzonia, tramonto e alba della vita lungo il Grande fiume” visitabile a Brescia fino al 31 gennaio 2010.
Il dossier, pur richiamando aspetti sociologici, economici, antropologici ed ecclesiali della “questione amazzonica”, con l’attenzione a non identificarla esclusivamente con la regione del Brasile, non ha pretesa di completezza. Si muove però sulla base di un’idea forte: che la vicenda di quelle terre, di quei popoli e di quelle Chiese non sia solo “affare locale”, ma parli del e a tutto il mondo.
La necessità di un modello di sviluppo (ma forse sarebbe meglio dire di “società”) equo e sostenibile riguarda, infatti, l’intero pianeta e, come ricordava padre Claudio Perani, dalla Chiesa che è in Amazzonia possono venire proposte e soluzioni creative valide anche per le sfide cui si trovano di fronte le Chiese dell’Europa.
