Da Nord a Sud, la Parola di Dio letta e condivisa
L'occasione della XII Assemblea generale ordinaria del Sinodo dei vescovi, che si terrà a Roma dal 5 al 26 ottobre, sul tema: La Parola di Dio nella vita e nella missione della Chiesa, ci ha spinti ad approfondire il contesto della lettura della Bibbia e come essa viene condivisa. È impressionante come questa Parola, che viene da lontano nel tempo e nello spazio, riesca a colmare in tutto il mondo i cuori e la vita di individui e di comunità composte da analfabeti e contadini, mamme e bambini, studiosi e ricercatori. Parola di Dio e parole di uomini in rapporto fecondo. Aveva ragione Gregorio Magno quando scriveva che la "Scrittura cresce con chi la legge".
La Bibbia è un libro aperto, uno spartito che continua a registrare infinite variazioni di melodie e di vita.
La lettura della Bibbia è un fenomeno eterogeneo, che si è adattato al contesto e ai bisogni della fede dei credenti. Per alcuni è la Parola di Dio proferita dalla bocca stessa di Dio, per altri è una parola che si forma e si comprende in interazione con gli eventi della vita. Infatti citando ancora il monaco papa Gregorio Magno: "La vita dei giusti è essa stessa Sacra Scrittura".
Ma, senza alcun dubbio e a differenza di quella coranica, anch'essa rivelata, la Parola di Dio non è solo scritta. Dio ha comunicato con noi attraverso il Verbo. E il Verbo si è fatto carne ed ha piantato la sua tenda in mezzo a noi. Con gesti e con parole, con la vita e la morte, Gesù continua a rivelare ad ogni persona di ogni latitudine che Dio cammina con noi. I burundesi dicono: "Aimer c'est causer": Dio ama, conversando con noi.