CUBA / DOPO LE PROTESTE QUALE FUTURO?
I cortei, cominciati non all’Avana, ma nell’interno del paese, sono stati spontanei, convocati grazie ai social network, senza organizzazioni politiche o leader visibili.
Le proteste popolari dell’11 luglio scorso sono state un evento senza precedenti nella storia post-rivoluzionaria di Cuba, per diffusione (una sessantina di città) e partecipazione (diverse migliaia di persone). Tuttavia il loro carattere poco omogeneo per composizione sociale, rivendicazioni e orientamento politico paiono renderle più la manifestazione di un malessere diffuso in significativi strati della popolazione che l’espressione di un nuovo movimento sociale o, addirittura, di un’alternativa politica.
PROTESTE SENZA LEADER VISIBILI
Nelle strade sono scesi soprattutto studenti, artisti (il cui protagonis...
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