Skip to main content

UN PENSIERO AL GIORNO / "CHE SIANO UNA COSA SOLA"

Condividi su

Scrivere di Dio? Non sono un teologo, ma condivido volentieri la mia esperienza. Il sole stava tramontando. Ho “camminato” (con la carrozzina) per vedere il sole, là dove c’era ancora luce. Ho visto la luce, ma non il sole. Correvo come per tentare di vedere il riflesso di Dio... Ho chiesto perdono! Dio mostra la sua luce, ma non il suo volto. È il totalmente Altro, solo Gesù, uomo e Figlio di Dio, ha potuto rivelarci il suo volto: “Chi ha visto me, ha visto il Padre” (Gv 14,9). Il suo Spirito è apertura verso di noi. Gesù ha pregato per noi, perché diventiamo una cosa sola e così, tutti insieme, siamo luce perché il mondo creda che il Padre lo ha mandato.

I discepoli sono la sua parabola vivente: sono chiamati a vivere una qualità di vita che libera la persona da tutto ciò che rende tristi e chiude nel proprio “io” (il peccato), a vivere insieme la fraternità che apre alla gioia, all’aiuto reciproco, all’impegno comune per superare i problemi. La “vita nuova” è una buona notizia da condividere perché è come la scoperta di una perla preziosa. Ricordo l’esplosione di gioia “È finita la guerra!” o esclamazioni più semplici: “Ho trovato lavoro”, “Ho la casa”, “Dove sono mi vogliono bene”. Buone notizie, ancor di più se si innestano nel cuore di Dio. Il vicino di casa, il compagno di viaggio, la gente con cui lavoro o che incontro facendo la spesa, si accorge se sono un fratello o una sorella. La semplicità, la gioia, lo sguardo amico sono Vangelo vivo. Ogni discepolo è chiamato a farlo. Non occorre una divisa particolare: “[I cristiani] osservano le leggi stabilite ma, con il loro modo di vivere, sono al di sopra delle leggi” (Lettera a Diogneto).

C’è da parte della comunità-chiesa una responsabilità nei confronti del mondo. La comunità vive la sua missione se è fedele alla sua vocazione: ut unum sint (che siano una cosa sola…)! La comunità non è la semplice somma dei suoi membri, che possono oscurarne la natura, ma è “una” perché l’autentico soggetto è Cristo: “Dove sono due o tre riuniti nel mio nome, io sono in mezzo a loro” (Mt 18,20). È il disegno del Padre che abbraccia in Cristo per lo Spirito tutti gli esseri umani: “Andate e ammaestrate tutte le nazioni…” (Mt 28,19). Ma se non siamo una sola cosa con lui, il mondo, vicino e lontano, farà più fatica a credere nella buona notizia di Gesù. Oggi lo Spirito-Amore ci indica il dialogo come via all’incontro con l’altro: “la Chiesa da aiuto al mondo, ma riceve molto da esso” (Gaudium et spes 45).



Logo saveriani
Sito in costruzione

Portale Unico dei Saveriani in Italia

Stiamo finalizando la nuova versione del portale

Saremmo online questa estate!

Ti aspettiamo...

Versione precedente del sito