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Cinquant’anni fa usciva Il Vangelo secondo Matteo (presentato il 4 settembre 1964 a Venezia) di Pier Paolo Pasolini (1922-1975). Secondo Emilio Ranzato, si tratta probabilmente del “miglior film su Gesù mai girato. Sicuramente, quello in cui la sua parola risuona più fluida, aerea e insieme stentorea. Scolpita nella spoglia pietra come i migliori momenti del cinema pasoliniano” (L’Osservatore Romano 21-22 luglio 2014).

Ben venga perciò anche l’iniziativa organizzata dalla Pro Civitate Christiana di Assisi, di un Convegno sul film. Pasolini, infatti, lesse il Vangelo, per sua stessa ammissione, per la prima volta nel 1942, e la seconda ad Assisi nel 1962, quando ebbe l'idea del film.

Quindi Pasolini si recò in Terra Santa con il sacerdote biblista don Andrea Carraro e il dottor Lucio Settimio Caruso, volontario della Pro Civitate Christiana, per prender contatto con i luoghi dove si erano svolti i fatti che intendeva raccontare nel film.


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