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Il video è focalizzato sul viaggio in Cina del Conforti (1928), che ne trasforma la visione missionaria: “Ho dovuto – scrive alla Casa Madre di Parma – riformare i miei giudizi in ordine al popolo cinese”. In quegli anni, la Cina viveva un fermento missionario nuovo, che attraversava tutte le congregazioni che vi lavoravano, anche il piccolo gruppo saveriano. Quando p. Vittorino Callisto Vanzin (nel film p. Callisto) giunge in Cina, nel 1922, trova tra i saveriani una situazione sbilanciata. Comincia, infatti, a insinuarsi una visione più consapevole dell’importanza dell’impatto del cristianesimo con i valori della cultura cinese. I saveriani pionieri, presi dalle loro attività di costruttori del nuovo vicariato di Chengchow, si scontrano con le posizioni dei nuovi arrivati, tra i quali anche Vanzin. I giovani si mostrano più sensibili alle direttive espresse sulla Cina da papa Benedetto XV nell’enciclica Maximum illud (1919) e più  aperti al cambiamento. La tensione appare apertamente nel “Memoriale” del 3 gennaio 1929, inviato al Conforti dal vicario apostolico di Chengchow, mons. Luigi Calza, e dai suoi consiglieri. Il “Memoriale” causerà non poco imbarazzo al fondatore, tanto maggiore se si pensa che era appena tornato in Italia dal suo viaggio ed aveva da poco spedito una lettera ai suoi missionari di là facendo il punto della situazione.

La trasformazione che si auspicava come necessaria da parte dei nuovi arrivati era il passaggio dalle “missioni estere” alle “chiese locali”. Bisognava, dunque, aggirare l’occidentalismo delle missioni cattoliche, vestite di molti nazionalismi e condizionate da non meno frequenti e deleteri congregazionalismi. In questo senso è fondamentale nell’economia della Fiction la domanda iniziale della giornalista Carlotta (Sara Venosta). La trasformazione della visione missionaria del Conforti è emblematica del cambiamento cui è chiamato ogni missionario ad gentes. Questo è il messaggio della Fiction di Fiorenzo Raffaini.

Regia: Fiorenzo Raffaini

Soggetto, testi e direzione della recitazione: Giuseppe Marchetti

Riprese, luci e montaggio: Carlo Tonini e Fiorenzo Raffaini

Tecnico del suono: Andrea Bonomini

Consulenza culturale: Mario Menin

Interpreti e personaggi: Luciano Bertoli (padre Callisto), Sara Venosta (giornalista Carlotta), Manuel Bonomo (mons. Conforti), Gabriele Reboni (studente saveriano), Silvia Quarantini (segretaria)

Durata: 30 minuti

Videomission/CSAM, Brescia 4 novembre 2016



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