LUCA: L'Universo Chiamato Amicizia
L’Universo Chiamato Amicizia. Questo è stato il Grest 2023.
Partiamo dalla prima parola: universo. Da cosa è formato il nostro universo? Sicuramente da stelle e pianeti, ma soprattutto da UOMINI, ognuno diverso dall’altro per svariate motivazioni che non riguardano solo l’aspetto fisico, ma soprattutto il carattere, i comportamenti, le abitudini.
Quando si è difronte alla diversità si scatena in noi una reazione ed è la paura, come quella di Luca, un mostro marino, nei confronti degli umani e come quella degli uomini nei confronti dei mostri marini. Nel momento in cui sopraggiunge la paura degli altri e di tutto ciò che non conosciamo, tendiamo a nasconderci, perché terrorizzati dalle reazioni della gente, e ad unirci alla massa, a camuffarci, ad essere “come gli altri”. Ma le specificità di ognuno di noi ben presto vengono fuori e la verità che è dentro di noi viene a galla. Non possiamo nascondere ciò che siamo, anzi dobbiamo fare in modo che la nostra unicità fuoriesca e sia un bene per tante altre persone.
Un mondo sconosciuto ed estraneo fa paura, ma bisogna viverlo anche con la stessa sana curiosità di Luca, che lo ha portato a cercare sempre il bello delle cose e ad assimilarlo. La nonna di Luca ci ricorda, infatti, che ci saranno persone pronte ad accettare la nostra diversità ed altre che non la capiranno. Il trucco è quello di scegliere le persone giuste. Ma come ci possiamo riuscire?
In questo ci aiuta l’amicizia. Luca e Alberto sono l’esempio di due amici veri, pronti ad aiutarsi a superare i problemi e le avversità della vita. Alberto ci mostra dei risvolti, non sempre positivi, dell’amicizia, come la gelosia, ma soprattutto ci fa capire che voler bene alle altre persone significa incoraggiarli a fare ciò che li rende felici, a scegliere e seguire la propria strada. Basti pensare che Alberto si sacrifica garantendo a Luca la possibilità di andare a scuola. L’amicizia autentica di Giulia, Luca e Alberto è l’unica chiave per affrontare il loro piccolo mondo ostile.
La piccola competizione ciclistica di Portorosso è solo il pretesto per innescare i meccanismi del lavoro di squadra e della sportività e per mostrare il valore della vittoria, affidata solo simbolicamente a una Vespa. La vera vittoria che i bambini ottengono è l’accettazione della diversità, la fine di un’ostilità durata anni, il coraggio di Giulia nel difendere a spada tratta i suoi nuovi amici.
Tutto questo è ciò che il Grest ha cercato di ottenere: la nascita di nuove amicizie, la condivisione di esperienze e di ricordi, l’esaltazione del lavoro di squadra e del rispetto verso gli altri.
Il Campo estivo 2023 (GREST) è stata l’occasione per pregare, giocare, stare insieme, creare lavoretti e laboratori di ogni tipo, tutto sotto l’insegna del Ministero di Paolo, il quale lavorava per creare amicizie e mantenerle, e del Vangelo. Il Signore ci ha detto «Questo è il mio comandamento: che vi amiate gli uni gli altri come io ho amato voi. Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la sua vita per i propri amici».