Un riposo eterno di felicità
Tutto si è sfumato nel tempo. Dimenticate le ferie, superate le paure di un settembre minaccioso di tristi previsioni per il portafoglio, il pensiero trova quasi rifugio nel rivedere volti e vita di quei cari che non sono più con noi. Il loro ricordo ammansisce le ribellioni più violente che hanno dominato la vita nei momenti difficili dei rapporti tra le persone. Oltre a questo, riempiono di lacrime che si vorrebbero nascondere quando si chiama una persona che non risponde perché non c’è più.
Le nebbie novembrine, quasi desiderate in quei giorni, e i crisantemi sembrano velare le gioie e le tristezze che condiscono la quotidiana attività di ogni persona. I “crisantemi”, considerati portatori di bene, gioia e prosperità in tutto il mondo, da noi sono associati al lutto e alle situazioni tristi, per il fatto che la “festa dei defunti” avviene in concomitanza con la fioritura di questi coloratissimi fiori. In questo contesto, commemoriamo, nel ricordo e nella preghiera, i nostri defunti. E tutti, credenti e non credenti, andiamo a depositare i fiori della gioia sulla tomba dei nostri cari.
Il cristiano conosce le parole di Gesù, “Se il chicco di grano non muore, non porta frutto” e le parole della chiesa: “Mentre si distrugge la vita terrena viene preparata una eterna nel cielo”. La morte diventa soltanto un passaggio da questa a un’altra vita. Ricordiamo i nostri cari con i fiori sulle tombe e, come credenti, preghiamo, invocando per loro un riposo eterno di felicità.
Un modo per coinvolgere vivi e defunti nell’abbraccio di Dio e nello stesso tempo contribuire all’evangelizzazione dell’umanità, è anche inviare intenzioni e offerte di Messe per i defunti e per i vivi.
Inoltre, nel santuario “San Guido Conforti” a Parma, ogni giorno si celebra una Eucarestia secondo l’intenzione di coloro che hanno iscritto i loro cari nel registro della “Messa perpetua”. I missionari celebrano anche la “Messa Gregoriana” (30 Messe consecutive) per un defunto. Siamo grati di ricevere le vostre “intenzioni”.