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Un premio per guardare al futuro

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A Salisburgo, in Austria, la Facoltà di Teologia dell’Università mi ha conferito il Premio Erwin Kräutler di teologia contestuale, dialogo interreligioso e liberazione per la mia tesi di dottorato: “Missione e decolonizzazione: l’emergenza di un nuovo paradigma missionario in America Latina”. Ho vissuto tutto questo con molta sorpresa, da quando me l’hanno comunicato a luglio, fino alla cerimonia del 7 ottobre.

Il premio viene assegnato da una giuria di rinomati teologi ogni due anni e ha lo scopo di valorizzare i lavori accademici che evidenziano e approfondiscono argomenti missionari per le quali mons. Erwin Kräutler ha dato la vita. Dom Erwin è austriaco ed è vescovo emerito della Prelazia dello Xingu. È sempre stato uno dei principali difensori dei diritti umani e delle cause dei popoli indigeni dell’Amazzonia brasiliana. Per merito suo, l’Amazzonia è entrata nell’agenda ecclesiale come una questione missionaria di prim’ordine.

Ho conosciuto e lavorato con Dom Erwin a Brasilia, quando lui era a capo della Commissione missionaria della Conferenza Episcopale ed io il segretario del Consiglio missionario nazionale. Da quel momento in poi ci siamo incontrati più volte per dibattere su temi che ci stavano particolarmente a cuore.

Il mio lavoro affronta il tema spinoso della missione e la sua relazione con la colonizzazione, estesa fino ai nostri giorni. Si tratta di un approccio che evita giudizi di merito su quel che è stato il passato, per analizzare piuttosto il presente e guardare al futuro della missione, tralasciando opinioni sugli altri, sulle culture e sulle realtà che riteniamo naturali ed invece sono estremamente prevenute, dispregiative e anche razziste, senza che noi ce ne possiamo accorgere. In questo senso, la missione cristiana in relazione ai popoli che ritiene poveri e non-cristiani ha un lungo cammino da percorrere, che implica una profonda revisione di sé e dei suoi presupposti, al fine di stabilire rapporti meno paternalisti ed interventisti, e molto più umani.



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