Un nuovo modello di chiesa: Comunità pastorali per il futuro
Ci sono notizie che fanno bene a voi e a noi, che abbiamo la missione nel sangue. Cominciamo con le frasi pronunciate da tanti su papa Francesco: "Vuol dare un volto nuovo alla chiesa di Gesù". "Va all'essenziale". "Guarda in faccia le persone e sorride". "Paga di persona". "La sua libertà ricuce la fede sfilacciata della gente".
Cari amici, pensieri come questi accompagnano la missione fin dentro il cuore. Suonano come un invito a non cercare più la missione in questo o in quel paese, ma a scoprirla nei volti delle persone. Non sono forse i volti umani l'immagine meglio riuscita della compassione che Dio prova per noi?
Camminando insieme...
Tutti abbiamo sentito parlare delle "comunità pastorali". Ce ne siamo fatti un'idea; tuttavia siamo interessati a capirne meglio il funzionamento. Ad esempio, nella diocesi di Como, le comunità pastorali sono una realtà che coinvolge 225 parrocchie, chiamate a incrociare i loro cammini pastorali e a fare un po' di cammino insieme: organizzano forme concrete di collaborazione; vanno a scoprire il vangelo della misericordia nei rapporti tra le persone.
Il vescovo di Como, mons. Diego Coletti, è attento alla situazione attuale delle parrocchie, che forse oggi rappresentano un modello di chiesa non più corrispondente alle attese della gente. Le comunità pastorali aiutano la chiesa a ripensare il territorio, seguendo un modello più attento alle situazioni delle persone, a ciò che accade nel territorio.
Prima "storica" assemblea
Il 21 settembre la diocesi di Como ha celebrato un'assemblea sulle "comunità pastorali". All'invito del vescovo hanno risposto in 150: laici, preti e religiosi, rappresentanti di 86 parrocchie. Il vescovo Diego ha interpellato i partecipanti su una maggiore consapevolezza di fede: "La storia è il luogo dove Dio incontra la comunità dei credenti. Dio attende la sua chiesa nelle trasformazioni della convivenza umana. E dai rovesci della storia trae nuovi stili di vita per la chiesa di Gesù".
I partecipanti hanno raccontato fatti e aspetti che le comunità pastorali incontrano lungo il cammino. Don Italo Mazzoni e don Battista Rinaldi ondeggiavano tra immagini folgoranti e voci di denuncia: "La parrocchia suona la campana, non suona i campanelli"; "bisogna abbattere l'egoismo"; "lasciamoci dietro le spalle i piccoli gruppi che, invece di unire, dividono"... Così la diocesi di Como ha conosciuto l'importanza di trovarsi unita a celebrare, per la prima volta nella sua storia, le comunità pastorali.
Un evento che ci riguarda
L'assemblea è un evento che riguarda noi saveriani, anche se non abbiamo gli incarichi e i legami di una parrocchia. Però è bello che la comunità ecclesiale di Como sia venuta a rinnovarsi proprio nel centro di spiritualità missionaria di Tavernerio. La diocesi ha liberato l'esigenza profonda di darsi un nuovo volto proprio nei giorni in cui i saveriani di Tavernerio portavano a compimento 50 anni di servizio alla chiesa di Como.